Roma: stavolta non si tratterà di un gruppetto di attivisti che bloccano il traffico per una manciata di minuti sul Grande Raccordo Anulare, ma di un fiume di persone che si sono date appuntamento per le strade della Capitale il prossimo venerdì 3, marzo per manifestare e sensibilizzare le istituzioni sul problema galoppante del clima.
La mobilitazione avrà una portata globale con eventi e cortei, come quello di Roma, che avverranno in contemporanea in diverse piazze di tutto il mondo. Sarà, come annunciato, il primo Global Climate Strike del 2023, a cui sarà difficile non partecipare anche indirettamente, in una giornata ancora lavorativa per i romani, con chiusure e bus deviati dalle 9,00 circa.
Capitale sotto scatto per la manifestazione globale sulla crisi climatica: ecco dove passeranno gli attivisti del movimento di Greta Thunberg
La Capitale si sta organizzando per accogliere ancora una grande manifestazione di protesta contro la politica globale a svantaggio del clima. Una crisi definita come galoppante e inevitabile in cui a chiederanno coralmente ai leader mondiali e i politici di agire sulla crisi climatica saranno almeno 5mila persone nella previsione più rosea.
Il centro cittadino sarà sotto scacco dalle 9,30 circa di venerdì 3 marzo, per il corteo che si sposterà da piazza della Repubblica a piazza di Porta San Giovanni, seguendo questo percorso.
Dal punto di raccolta degli attivisti a Piazza della Repubblica, i manifestanti si sposteranno su viale Luigi Einaudi, passando da Piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Liberiana, piazza di Santa Maria Maggiore, via Merulana, largo Brancaccio, via Merulana, viale Manzoni e via Emanuele Filiberto per arrivare a Piazza di Porta San Giovanni.
Chiusure al transito veicolare sono previste per tutta la durata della manifestazione, con disagi anche per chi si sposta con il trasporto pubblico, per le deviazioni di queste linee di bus: 3NAV, 16, 40, 50, 51, 60, 64, 66, 70, 71, 75, 81, 82, 85, 87, 105,117, 170, 218, 360, 590, 649, 665, 714, 792, 910 e H e per i tram 5 e 14.
Una nuova sfida cittadina per fronteggiare il caos per le strade, ma naturalmente è proprio questo lo scopo degli attivisti del movimento di Greta Thunberg “Fridays For Future”, che bloccherannoRoma per chiedere attenzione sul tema della crisi climatica, lanciando lo slogan “la nostra rabbia è energia rinnovabile”.
Difficile negare quanto sostenuto dai manifestanti, e cioè che la crisi climatica è arrivata nelle grandi città di tutto il mondo. Per parte loro, questo significherà continuare a gridare nelle piazze “L’azione per la giustizia climatica non è rimandabile”, un’azione che non trova scelte alternative, anche se rischierà come sempre di trovare più disappunto che sostegno da parte di chi si trova imprigionato nel traffico e arriverà tardi o non arriverà per niente, a svolgere l’unico lavoro che ha, in tempi di magra come questi.
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