La serie A di calcio potrebbe fare il suo ritorno in chiaro in tv grazie alla possibile offerta di RAI e Mediaset.
La serie A di calcio potrebbe fare il suo ritorno in chiaro in tv grazie alla possibile offerta di RAI e Mediaset. L’idea è quella di convincere la Lega Calcio a consentire la trasmissione su digitale terrestre di alcuni match, completamente in chiaro e quindi senza la necessità di abbonamento. Secondo le indiscrezioni pubblicate da Milano Finanza, le due principali emittenti televisive italiane hanno avanzato la proposta chiedendo anche il supporto del Governo Meloni in qualità di mediatore.
Arriva un retroscena davvero clamoroso che riguarda i diritti tv della serie A. Potrebbe scattare un piano per vederla in chiaro. Mediaset è pronta a fare un investimento di 200 milioni di euro, ma il costo dei singoli match è ancora troppo elevato per poter essere compensato unicamente con i ricavi pubblicitari. A spiegare la situazione è stato l’ad Pier Silvio Berlusconi. Il costo di un singolo match è di circa 3 milioni di euro, impossibile da pareggiare con i soli ricavi pubblicitari. Inoltre non tutti i match hanno la stessa appetibilità e lo stesso orario, cosa che andrebbe ulteriormente a ridurre i ricavi pubblicitari rispetto al “Prime Time” di un big match serale.
Oggi si parla di calcio spezzatino, sia per gli orari improbabili di alcune partite sia per i diversi abbonamenti che i tifosi devono sottoscrivere. Senza parlare dei disagi creati dallo streaming DAZN, emittente che si è assicurata l’esclusiva sulla Serie A per il triennio 2021-2024. Sia nella stagione precedente sia in questa attuale, sono stati molti gli utenti a lamentarsi del servizio a causa delle problematiche sullo streaming.
Il campionato di calcio in chiaro è uno scenario che piace molto anche al Governo Meloni ed alla politica. Rai e Mediaset potrebbero partecipare per assicurarsi solo un numero limitato di partite in chiaro. Restano in ballo un ritorno di Sky e l’entrata in scena di Amazon. La battaglia per i diritti TV sulla serie A dal 2024 in poi è solo all’inizio.
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