L’esperto: “Cosa fare quando in classe c’è un bambino plusdotato”

Parent training per la famiglia e counseling con gli insegnanti: l'iter della Fondazione Roma Litorale a sostegno del bambino plusdotato. Già attivo uno sportello dedicato nel X Municipio

Cosa fare quando in una classe di scuola si incontra un bambino con un alto quoziente intellettivo? E’ una domanda sulla quale si studiano risposte e vengono avviati studi, mentre ancora pochi sono i progetti che afferrano il toro per le corna dando alle nuove generazioni, delle vere chance per trasformare questa differenza in un valore assoluto per il bambino e la sua comunità.

Per questo la Fondazione Roma Litorale ha deciso di avviare nel X Municipio di Roma Capitale dove trova sede la Fondazione, un nuovo progetto sperimentale anche abbinato ad uno sportello, proprio dedicato al bambino plusdotato. Tutti i dettagli.

Parent training per la famiglia e counseling con gli insegnanti: l’iter della Fondazione Roma Litorale a sostegno del bambino plusdotato. Già attivo uno sportello dedicato nel X Municipio

In ogni classe di scuola in media, c’è uno studente con un alto quoziente intellettivo. Si tratta di una presenza percentuale addirittura del 5%, quella dei cosiddetti “gifted” o “plusdotati’ nei confronti dei quali l’istruzione scolastica tradizionale fa poco, e nella stessa scarsa misura se ne parla nonostante sia un fenomeno largamente diffuso.

A spiegarlo nelle ultime ore è il Direttore sanitario della Fondazione Roma Litorale, Francesco Cesarino, che ha da poco inaugurato uno sportello dedicato alla plusdotazione nel X Municipio di Roma.

L’ente di fatto si occupa già di oltre 450 bambini con disabilità intellettiva e fragilità, sostenendo che il coinvolgimento delle scuole è sempre fondamentale per la diagnosi precoce delle stesse, ma, spiega Cesarino, il riconoscimento della plusdotazione non è affatto facile: “Intanto – sottolinea – ogni ragazzo è diverso, dal momento che differente è il contesto familiare e scolastico nel quale cresce. Quindi, ognuno ha un proprio potenziale ma anche alcune comprensibili criticità. E’ per questo che risulta fondamentale la diagnosi precoce, effettuata da professionisti esperti attraverso una attenta osservazione e l’utilizzo di test specifici. Ma altrettanto importante, per lanciare i primi campanelli d’allarme, è il coinvolgimento di genitori e scuole”.

Lo sportello informativo dedicato alle famiglie per il riconoscimento della plusdotazione nasce a tal proposito, ed è stato istituito dalla Fondazione Roma Litorale anche con l’intento di realizzare protocolli di intesa con gli istituti del territorio, che vorranno essere parte attiva e collaborare per favorire una diagnosi sempre più precoce e un efficace percorso valutativo.

La neuropsichiatra infantile della Fondazione Roma Litorale, Alba Sunshine Bettoschi Ratti, è parte attiva nello sportello informativo e spiega come potrà svolgere un importante supporto per tutte quelle famiglie che intendano avere una prima consulenza alla quale far seguire una seconda valutazione poi confermata dai servizi di riferimento della Asl di appartenenza: “E’ un iter obbligato a seguito del quale, potremo avviare una serie di programmi mirati: sostegno psicologico per il bambino, parent training per la famiglia e counseling con gli insegnanti per un percorso didattico personalizzato. E, a tutto questo, si affiancherà un protocollo educativo sperimentale elaborato con esperti di riferimento del settore educativo e pedagogico”.

Intanto sono stati già predisposti dei protocolli d’intesa, grazie ai quali uno psicologo specializzato della Fondazione Roma Litorale, potrà sottoporre ai bambini che verranno indicati direttamente dai rappresentanti della scuola, e in accordo con le famiglie, dei test rapidi sul quoziente intellettivo che possono permettere di avere un primo quadro per  l’inserimento nei percorsi valutativi e in programmi specifici ad hoc.

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