Partito questo pomeriggio da Fiumicino un vero e proprio tour della pace per dire una volta di più no agli orrori della guerra in svolgimento in Ucraina, con tre attiviste provenienti dall’area sovietica che saranno impegnate nel progetto di mobilitazione e sensibilizzazione “Europe for Peace”, ad un anno dallo scoppio del conflitto armato.
Partito un progetto di diffusione della pace e della nonviolenza messo in atto da tre attiviste obiettrici di coscienza provenienti da Russia, Bielorussia e Ucraina
L’evento itinerante si sviluppa in varie città italiane grazie al supporto del Movimento Nonviolento che permetterà di far sentire la loro voce e la loro presenza a tre donne che fanno parte dei movimenti nonviolenti nate proprio in alcuni paesi collegati a questa guerra, ovvero Russia, Ucraina e Bielorussia.
La Campagna di “Obiezione alla guerra” è stata promossa tramite il Movimento Nonviolento subito dopo il 24 febbraio, all’indomani dell’attacco russo all’Ucraina: una dichiarazione di sostegno concreto agli obiettori di coscienza delle due parti.
Le tre donne che si faranno portavoce del messaggio di pace sono Kateryna Lanko dell’Ukrainian “Pacifist Movement”, proveniente dall’Ucraina, Darya Berg di “Go by the forest”, russa, e Olga Karach di “Our House”, nata e cresciuta in Bielorussia.
Loro possono uscire dai loro confini a differenza dei rispettivi connazionali maschi che da tempo sono obbligati a rimanere in patria per prestare servizio militare, e fanno parte dei gruppi di obiettori, puntando a raccontare la loro idea fatta di civile resistenza, odio della guerra e fondando pensieri e azioni sulla certezza che ci possa difendere senz’armi e senza odiare le altre nazioni pur amando la propria.
Le tre ragazze pacifiste sono impegnate in questo progetto da tempo, ma sono arrivate a parlarne in Italia per la prima volta solo adesso.
Obiettivo finale è ottenere il dialogo, il cessate il fuoco, favorendo la pace per un’Europa più sicura, dando aiuti umanitari alle vittime e lavorando attivamente per diffondere il rispetto dei diritti umani.
L’operato delle tre donne si inserisce nel contesto campagna internazionale “Object War Campaign – sosteniamo gli obiettori e i disertori e chiediamo che siano aperte le frontiere per garantire loro protezione e asilo”.
Queste le date del tour dopo quella di Fiumicino
Roma, martedì 21 febbraio
Roma, mercoledì 22 febbraio
Modena, giovedì 23 febbraio
Ferrara, giovedì 23 febbraio
Verona, venerdì 24 febbraio
Milano, sabato 25 febbraio
Brescia, domenica 26 febbraio
Tutte le loro azioni testimoniano quindi che ci sono nonviolenti sia russi che bielorussi ed ucraini che vogliono far sentire forte la loro opinione costruendo idealmente un ponte dove possa scorrere la pace, facendo crescere l’intero movimento “No War”.
Kateryna Lanko, di Kiev, è stata tra le personalità pacifiste più note dell’ultimo anno, già presente nella trasmissione video alla manifestazione nazionale Europe for Peace dei 100 mila di piazza San Giovanni a Roma il 5 novembre scorso.
Darya Berg, attivista russa di “Go By Forest” punta a impedire alle persone di rimanere coinvolte nella guerra tra Russia in Ucraina.
A marzo scorso è stata costretta a lasciare la Russia ma ha continuato a predicare la nonviolenza anche dalla Georgia, dove risiede in esilio.
Infine Olga Karach è un’attivista, giornalista e politica bielorussa, fondatrice nel 2002 del giornale autoprodotto di Vitebsk “Our House” (Casa Nostra).
Licenziata per il suo attivismo politico, dopo lo scoppio della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, continua controllare l’andamento delle violazioni dei diritti umani con altre associazioni, tra cui ha sempre contestato e preteso il diritto a essere obiettori di coscienza al servizio militare.
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