Metromare, servizio sospeso un'ora prima dello stop programmato per i lavori. Utenti: "Di domenica sera restare isolati così è inaccettabile"
Ostia: pendolari nel panico stasera domenica 19 febbraio per lo stop forzato del servizio per mancanza di alimentazione. Un’ora prima della sospensione annunciata del servizio per lavori, chi sperava di prendere il treno dell’ultimo momento sta brancolando nel buio.
Chiusura anticipata per lavori ulteriormente anticipata per un guasto, nulla di nuovo sul fronte Metromare anche stasera domenica 19 febbraio, con chi stava cercando di spostarsi prima dell’ultima partenza da Porta San Paolo e Colombo alle 21,00 con i trenini, sembra non avrà alternative.
Il messaggio degli ultimi giorni ed uno anche ieri annunciava per due giorni, incluso oggi, la chiusura anticipata per i lavori di rinnovo dei binari, quei lavori con una potenza ingegneristica che aveva restituito una certa fiducia agli utenti sul futuro della linea.
Ma quando pensi che non accadrà più niente ecco lì che ti ritrovi sulla banchina in attesa dell’unica chance di tornare a casa con i bus sostitutivi. Un problema tecnico di alimentazione ha sospeso il servizio alle 20,00 e dopo 40 minuti nessun segnale di ripresa, fa spostare a piè pari il servizio dai binari alla strada, fino alla scattare dello stop ufficiale del servizio dei treni dalle 21.
Dopo come ormai noto la navetta parte dal piazzale di fronte alla stazione dove ci sono i capolinea degli autobus: “il marciapiede di attesa è l’ultimo – aggiunge scoraggiato un utente – quello senza palina. Anche sapendolo – aggiunge – avevamo contato nelle ultime corse, invece come al solito il X Municipio resta isolato da Roma dalle 20,00 di un giorno festivo. Inaccettabile”.
Pochi minuti prima delle 21,00 sono arrivate due navette, mentre gli utenti erano già in attesa di un mezzo da un’ora e mezza. Nel delirio generale con la gente che continuava ad aumentare, è stata lanciata perfino l’idea di un corteo per tornare a piedi e bloccare la strada: “Perlomeno qualcuno si accorgerà di noi. Dopo quasi due ore ancora non abbiamo capito quando riusciremo a tornare a casa” – conclude un cittadino.