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Ostia, la protesta: “Quei lavori al Pontile sono sbagliati e dannosi”

Lo studio accurato di un residente rilancia l'allarme sul restringimento della viabilità in piazzale dei Ravennati, davanti al Pontile, e ne mettono in dubbio l'utilità

Con il raggio di deflessione indicato dai progettisti gli autobus delle linee pubbliche, i pullman turistici e i tir dei trasporti commerciali rischiano di restare incastrati nell’incrocio”. Uno studio realizzato da un residente sui lavori in corso in piazzale dei Ravennati, davanti al Pontile, mette in discussione l’utilità dell’opera. Anzi, ne accusa i gravi rischi per la mobilità in un’area nevralgica di Ostia.

Lo studio accurato di un residente rilancia l’allarme sul restringimento della viabilità in piazzale dei Ravennati, davanti al Pontile, e ne mettono in dubbio l’utilità

Prima di addentrarci nella valutazione svolta attraverso lo studio, verifichiamo quale è l’opera in discussione. Si tratta del “Piano di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali” in piazzale dei Ravennati (leggi qui) voluto dall’agenzia Roma per la Mobilità dell’amministrazione comunale. Nella sostanza, con una spesa di 287mila euro e 142 giorni di lavori, avviati dalla fine di novembre scorso, si restringeranno le sedi stradali del tratto terminale di via della Marina e di lungomare Paolo Toscanelli su entrambi i lati. Al centro sarà realizzata una rotonda schiacciata nel suo lato verso il mare.

Il post operam del progetto di piazzale dei Ravennati

La pubblicazione della planimetria post operam del progetto ha stimolato la curiosità di un residente, pioniere del Lido, che chiede di restare anonimo. Questi ha preso la planimetria e l’ha sovrapposta alle norme sulle caratteristiche funzionali e geometriche delle intersezioni stradali fissate nel 2001 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Le prescrizioni del Ministero per la messa in sicurezza delle intersezioni stradali

Poi, lo stesso studioso, ha recuperato le caratteristiche degli autobus in servizio sulle linee pubbliche da parte di Atac, Tpl e Cotral. La lunghezza varia da 10 metri a 18 metri (con una media di 12 per i bus più usati) e la larghezza è di 2,5 metri. Così facendo, si è scoperto che quei mezzi, soprattutto nel formato long size, rischiano di restare incastrati nella rotonda.

Figurarsi i pullman turistici o i tir che periodicamente riforniscono proprio in quella zona ristoranti e fast food.

Nel punto indicato in rosso l’asse stradale sarebbe inferiore a quanto previsto dalle norme

Altro aspetto che conferma anche le nostre critiche inziali, è che la carreggiata in tutte le direzioni viene ridotta a una sola corsia: un imbuto che sicuramente avrà il risultato di obbligare i veicoli a rallentare e quindi a rende più sicuri gli attraversamenti ma, al tempo stesso, a paralizzare la circolazione in caso di svolta verso un’altra direzione.