Oltre al maltrattamento dei cani alcuni tra i cittadini dell'est stavano bruciando vicino alla bidonville rifiuti pericolosi. Sequestrata anche una spada giapponese
Roma: i carabinieri di Prima Porta, durante i controlli di rito sul territorio si sono imbattuti in una vera e propria bidonville nel quadrante nord della Capitale, creata alla bell’e meglio da dieci cittadini romeni, in un tratto della via Tiberina e li hanno denunciati a piede libero, anche per maltrattamento di cani e possesso di arma bianca illegale. Disposto contestualmente anche lo smantellamento immediato della baraccopoli.
Arrivati sul posto, è stato accertato il maltrattamento di un cucciolo di maremmano ferito ad una zampa: dopo essere stato curato, il cagnolino è stato affidato alle cure del canile municipale di via della Magliana.
Ma non è finita qui, perchè, vicino alla serie di casupole allestite con materiali di risulta è stato scoperto come due stavano bruciando rifiuti speciali pericolosi all’interno di una zona adiacente, grande circa 120 mq: seconda denuncia e sequestro dell’area.
A quel punto i militari hanno approfondito ancora di più i controlli e all’interno hanno trovato una katana affilatissima (si tratta di una spada giapponese molto tagliente) che era in possesso, detenuta illegalmente, da alcuni tra gli indagati presenti sul posto.
Al termine degli accertamenti gli operanti hanno riaffidato l’intera area al legittimo proprietario.
In un altro episodio recente di cronaca nera dove c’è stato l’intervento dei militari dell’Arma, raccontatovi di recente, (leggi qui), un operaio italiano 58enne ha pensato bene di massacrare di botte la madre di 87 anni con la quale abitava in via Portuense e per le ferite riportate la donna è andata in coma:la sua vita è davvero appesa a un filo. Per scoprire ulteriori particolari clicca sul link arancione all’articolo.
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