Scoperta battuta di pesca illegale di ricci sul litorale a nord di Roma: fermati dalla Guardia di Finanza di Civitavecchia quattro sub del Palermitano
Civitavecchia: un’altra battuta di pesca illegale di ricci di mare è stata scoperta e fermata nelle ultime ore dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia. Quattro i pescatori bloccati in mare, trovati in flagranza mentre stavano trasportando a riva un grande quantitativo di ricci di mare.
E’ ripresa la pesca di ricci illegale a largo del litorale di Civitavecchia. Grazie ai fitti controlli del ROAN della Guardia di Finanza di Civitavecchia, quattro sub sono stati notati a largo con tutto l’occorrente per immergersi e reti capienti, dove avevano accumulato in poche ore di lavoro un ingente quantitativo di ricci.
I militari della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Civitavecchia li hanno sorpresi mentre si apprestavano a far rientro a riva, trascinandosi dietro un ricco “bottino” di oltre 8mila esemplari da vendere sotto banco.
Avviati i controlli della Guardia di Finanza i quattro soggetti sono risultati pescatori non professionali provenienti dalla Provincia di Palermo che, avevano abusivamente raccolto un quantitativo di gran lunga eccedente rispetto al limite stabilito dalla vigente normativa, e cioè di massimo 50 ricci di mare consentiti a ciascun pescatore.
I ricci sequestrati ancora vivi, sono stati immediatamente liberati in mare dai finanzieri, e ai sub oltre al sequestro delle attrezzature utilizzate per l’immersione e quelle per la pesca, sono state elevate sanzioni amministrative per un importo di 24mila euro.
I controlli effettuati dal R.O.AN. di Civitavecchia nel settore della pesca illegale di ricci di mare sul litorale a nord di Roma, hanno rilevato tra la fine del 2022 e l’inizio di febbraio 2023, una crescita dei reati di pesca abusiva.
In pochi mesi nella rete dei finanzieri sono finiti almeno neve soggetti, e sono stati sequestrati più di 18mila ricci di mare con multe elevate per un totale di 40mila euro, quali sanzioni applicate in materia di pesca illegale.
“Il fenomeno – spiegano – vede coinvolti soggetti che agiscono abitualmente e, spesso in maniera reiterata, nel tratto di costa tra Civitavecchia e Santa Marinella (RM), arreca non solo un danno ingente al commercio ed alla leale concorrenza della filiera ittica, bensì impatta, in maniera devastante, sul delicato equilibrio biologico dell’ecosistema marino.
La condotta illegale stupisce soprattutto per la provenienza dei soggetti coinvolti che, per accaparrarsi la “preziosa” merce, sono disposti a lunghi spostamenti da diverse località del sud Italia pur di raggiungere l’obiettivo sperato“.
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