Roma: un camionista viaggiava in autostrada con il cronotachigrafo alterato e la polizia di Stato, durante un controllo effettuato in autostrada ha notato la manomissione dello strumento di bordo e gli ha ritirato la patente, multandolo di oltre 1700 euro.
Durante un controllo il conducente di un autoarticolato è stato fermato e il cronotachigrafo è risultato essere stato manomesso per alterarne i dati registrati
Il cronotachigrafo è un sistema elettronico montato sui veicoli commerciali quali appunto camion, pullman e autocarri che registra i tempi di guida e riposo dei conducenti e fornisce altri dati relativi quali la velocità e le distanze percorse per migliorare le condizioni di lavoro anche per aumentare il livello della sicurezza stradale e proprio per questi motivi non va mai manomesso.
In questo caso, gli agenti della Polizia Stradale di Roma Sud, durante il controllo di un mezzo pesante hanno avuto dubbi sulla legalità e genuinità dell’apparecchio perchè dall’analisi della stampa delle attività risultavano delle incongruenze riguardo alla presumibile circolazione del veicolo.
L’autoarticolato è stato quindi condotto in un’officina specializzata e gli agenti di polizia, grazie alla loro esperienza, hanno trovato un sofisticato apparecchio elettronico collegato ad un sensore e comandato da una calamita, che andava ad intercettare i dati registrati sul cronotachigrafo: il dispositivo faceva risultare il veicolo come se fosse fermo quando in realtà era in movimento alterando pertanto i valori dei tempi di guida.
L‘apparecchiatura è stata sequestrata, mentre l’autista è stato sanzionato con oltre 1700 euro di multa ed il conseguente ritiro della patente per la successiva sospensione da 15 giorni a 3 mesi.
Questo stratagemma viene utilizzato per non far memorizzare le eventuali violazioni che il conducente effettuerebbe nel corso del trasporto creando un reale pericolo per la circolazione stradale.
Camion sovraccarico e alimenti conservati in contenuti non idonei in provincia di Latina
Sempre durante questi servizi di controllo, in provincia di Latina, gli agenti della Sezione Polizia Stradale di Latina hanno fermato, sulla SS 156 Dei Monti Lepini, un autocarro isotermico visibilmente sovraccarico.
Dal controllo emergeva che, oltre a trasportare in eccedenza di peso, ben 2mila litri di latte di Bufala destinati ad un caseificio della zona, conservati in due contenitori da mille litri ciascuno, non idonei perchè destinati al trasporto di prodotti chimici.
Gli stessi risultavano etichettati come “Poliacrilammide cationico in emulsione / Janus Floc 255”. Inoltre il mezzo risultava avere la certificazione ATP scaduta.
Con aiuto di personale Medico della locale Asl, si procedeva al sequestro delle sostanze alimentari con vincolo di distruzione.
Il conducente del veicolo veniva quindi, verbalizzato per le violazioni del Codice della Strada e del regolamento sul trasporto di alimenti, per alcune centinaia di euro oltre alla decurtazione dei punti patente.
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