Assalto alla Cgil, altre due condanne

La pena più pesante per l'assalto alla Cgil sette anni e due mesi. L'accusa devastazione

adriana tanoni

Condanne fino a 7 anni per l’assalto alla Cgil. Il tribunale di Roma ha emesso, oggi, 31 gennaio, altre due condanne e un patteggiamento per l’assalto alla sede della Cgil provocato il 9 ottobre 2021 da una frangia di manifestanti durante la protesta indetta  contro il green pass.

La pena più pesante per l’assalto alla Cgil sette anni e due mesi. L’accusa devastazione

Il gup, al termine di un processo con rito abbreviato, ha inflitto 7 anni e due mesi a Claudio Toia, legato agli ambienti degli ultrà juventini e ritenuto vicino a Forza Nuova, e 5 anni e mezzo a Mirko Passerini. Accolto il patteggiamento a quattro anni e mezzo per Emiliano Esperto. Le contestazioni: devastazione e saccheggio in concorso.

Toia. uno dei leader storici della curva della Juventus e capo del gruppo ultras ‘Antichi Valori’, era stato colpito dalla misura cautelare con l’obbligo di dimora l’aprile scorso insieme ad altri 4 indagati, tra cui proprio Passerini ed Esperto. Le indagini della Digos ne avrebbero “cristallizzato inconfutabili indizi di colpevolezza”.

Toia, in quel momento aveva già sulle spalle un altro obbligo di firma per un Daspo relativo agli scontri scoppiati nell’ultimo derby contro il Torino.

Le altre condanne

La sentenza arriva a una settimana da altre tre condanne, sempre in abbreviato per gli stessi fatti, dove erano stato condannati a 6 anni Andrea Savaia, genovese di 54 anni, già attivista no green pass, e a 4 anni due romani, il 37enne Maurizio Ciocca e Daniel De Filippis (leggi qui). 

A luglio, sempre per l’assalto alla Cgil, c’erano state ulteriori sei condanne in abbreviato, con pene tra i 4 anni e mezzo e 6: la condanna più alta in quel caso era stata emessa nei confronti di Fabio Corradetti, figlio della compagna di Giuliano Castellino, ex leader romano di Forza Nuova e per Massimiliano Ursino, leader palermitano di Forza Nuova.

Intanto davanti al tribunale ordinario prosegue il processo in rito ordinario che vede imputati tra gli altri Giuliano Castellino, Roberto Fiore e l’ex Nar Luigi Aronica. Oltre alla devastazione aggravata in concorso e resistenza, sono accusati anche di istigazione a delinquere.

Va precisato che le condanne vanno ritenute definitive solo dopo il terzo grado di giudizio.

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