Il corpo del neonato sottoposto ad autopsia: la procura procede per omicidio colposo
Neonato di tre giorni muore mentre la madre lo allatta: la donna, una trentenne italiana, si sarebbe addormentata soffocandolo. E’ accaduto la mattina dell’8 gennaio in un letto
del reparto di Ginecologia e ostetricia dell’ospedale Sandro Pertini di Roma dove il piccolo era nato tre giorni prima.
La mamma è tuttora in stato di choc, mentre la procura sul caso ha aperto una indagine. Il pm Maria Sabina Calabretta procede per omicidio colposo. L’autorità giudiziaria intende accertare con sicurezza cosa sia accaduto al bambino.
La salma è stata sequestrata ed è stata disposta l’autopsia, eseguita all’istituto legale del Policlinico Umberto I da Luigi Cipolloni.
Stando ai primi resoconti nel pomeriggio del giorno della tragedia la 30enne avrebbe chiesto al personale del reparto di poter rimanere un po’ di tempo in più con il proprio figlio. Poco dopo, successivamente all’allattamento, si sarebbe addormentata. Quindi il dramma.
A dare l’allarme è stata una infermiera. Un allarme che però sarebbe scattato solo qualche ora dopo la consegna del piccolo. Durante il turno di notte, ha visto il corpo del neonato inerte vicino a quello della mamma addormentata. Tutte le pratiche messe in atto per rianimare il bambino si sono rivelate inutili.
Nell’indagine però la mamma potrebbe restare parte offesa: il neonato non doveva rimanere tra le sue braccia, anzi qualcuno dell’ospedale avrebbe dovuto riportarlo in culla dopo l’allattamento, secondo il protocollo. Il motivo è il co-sleeping, l’addormentarsi coi propri piccoli accanto, una delle principali cause di morte dei neonati.
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