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Stadio di Pietralata, assenso tecnico: costo 528 milioni, obiettivo apertura 2027

Conclusa la Conferenza dei Servizi preliminare per lo stadio della As Roma a Pietralata: le criticità maggiori restano quelle nei collegamenti

Fa passi avanti la proposta di costruire lo stadio della As Roma nell’area di Pietralata. La Conferenza dei Servizi ha espresso il proprio assenso tecnico alla realizzazione anche se non mancano prescrizioni che dovranno essere risolte, soprattutto riguardo ai collegamenti con i trasporti pubblici.

Conclusa la Conferenza dei Servizi preliminare per lo stadio della As Roma a Pietralata: le criticità maggiori restano quelle nei collegamenti

E’ stato reso noto ieri, giovedì 19 gennaio, che la conferenza dei servizi preliminare, dopo aver esaminato lo studio di fattibilità dell’opera, ha dato il suo ‘assenso tecnico’ al proseguimento dell’iter. Dalla conferenza dei servizi, sono emerse comunque alcune prescrizioni, cioè delle prime indicazioni di criticità che il progetto definitivo dell’impianto di Pietralata dovrà affrontare.

Il passaggio si è chiuso con un verbale e una lunga serie di pareri favorevoli sullo studio di fattibilità, presentato lo scorso 3 ottobre: sono 29 e c’è di tutto, dalla Regione alla Sovrintendenza, dai vigili urbani ai vari dipartimenti capitolini, ma anche le Ferrovie, l’Atac, l’Enac. Alcuni di questi pareri contengono delle prescrizioni. In particolare si parlerebbe di antichi contenziosi legati agli espropri dello Sdo (il progetto urbanistico direzionale previsto nella stessa area ma accantonato da una ventina d’anni) riguardo alcune particelle catastali. Terreni «ai limiti dell’area di progetto» e di proprietà privata, a differenza del resto della planimetria che invece insiste su terreno comunale.

Il nodo mobilità

Nel capitolo viabilità invece si indica la necessità di «adeguati livelli di servizio», così come un «adeguato livello di offerta» del trasporto pubblico (la stazione metro di riferimento sarà Quintiliani, ma anche Tiburtina, Bologna e Monti Tiburtini) e anche «il sistema della sosta». «Come Amministrazione – ha detto l’assessore comunale all’Urbanistica, Maurizio Velocciaconfermiamo il nostro impegno affinché questa opera possa vedere la luce perché la riteniamo l’occasione, importante per tutta la città, per riqualificare l’intero quadrante di Pietralata. Andiamo avanti con ottimismo».

Trasporti pubblici

Nella sua relazione riguardo all’infrastruttura proposta, il Politecnico di Torino sottolinea in modo rigoroso il nodo della mobilità intorno e verso il nuovo stadio. “In tale contesto un’offerta di trasporto plurimodale competitiva attorno allo stadio proposto – quindi che non solo non obblighi all’uso dell’auto privata per recarsi allo stadio medesimo o in aree adiacenti, ma garantisca alternative modali di trasporto pubblico, ciclabili e pedonali, sia usuali sia in presenza di eventuali superamenti delle soglie accettabili in Europa di sostanze inquinanti nell’aria – diventa prerequisito irrinunciabile“ prescrivono i tecnici torinesi.

Al momento, però, non arrivano impegni stringenti sulla qualità e frequenza dei collegamenti con i trasporti pubblici e sul rafforzamento della viabilità, temi che riguardano esclusivamente l’amministrazione capitolina.

Il cronoprogramma amministrativo

Le prossime tappe, infatti, riguardano direttamente il Campidoglio: la Giunta sta lavorando a una delibera di dichiarazione di pubblico interesse, che una volta varata farà la sua navetta tra le commissioni per poi approdare in Assemblea Capitolina per l’approvazione. Solo a quel punto, se l’Assemblea dirà sì – l’obiettivo è votare entro il mese di febbraio – si passerà alla Conferenza dei servizi decisoria, stavolta sul progetto definitivo della As Roma.

Il ruolo e i numeri

Affinchè il progetto sia economicamente ma anche socialmente sostenibile, lo stadio, oltre a ospitare le partite dei giallorossi, dovrà servire anche per altri eventi sportivi, concerti e manifestazioni di massa. Dovrebbe prevedere 55mila posti estendibili a 62mila, ma anche 10 mila stalli per motorini e biciclette e oltre 4.000 posti auto (parcheggi interrati), ma anche spazi interni con aree ricettive, benessere e intrattenimento. Il progetto, informa il Comune, interessa un’area complessiva di 16 ettari su terreni pubblici che la As Roma chiede in diritto di superficie per 90 anni, trascorsi i quali l’infrastruttura realizzata passerà a Roma Capitale.

Il costo complessivo dell’operazione è di circa 528 milioni di euro, di cui circa 100 per i parcheggi e 20 per le urbanizzazioni. L’ideale sarebbe quello di poterlo inaugurare tra il 2026 e il 2027, anno quest’ultimo quando ricorrerà il primo centenario dalla nascita della As Roma.