Bacia a Villa Borghese un ragazzino di appena 14 anni che soffre di un lieve ritardo mentale e poi gli offre 200 euro in cambio di sesso. È terminata agli arresti domiciliari la vacanza a Roma di un turista albanese di 56 anni in odore di pedofilia.
L’uomo, nella capitale da qualche settimana, aveva agganciato l’adolescente sui social. Qualche giorno fa il fermo.
Dagli scambi di messaggini sul web alle telefonate. Il pedofilo dopo aver lusingato l’adolescente con complimenti e promesse, ne ha carpito la fiducia ottenendo il suo numero di telefono e quindi un appuntamento. Un adescamento che, però, non ha funzionato.
Il quattordicenne, infatti, ha accettato di vederlo, ma, non sentendosi al sicuro, ha contemporaneamente anche avvertito i suoi amici.
L’appuntamento era fissato per giovedì scorso, il 12 gennaio, nel parco di Villa Borghese.
Inizialmente i ragazzini sono rimasti in disparte per controllare la situazione a distanza, mentre la vittima si avvicinava al cinquantenne per parlargli. È in questo momento che il turista albanese avrebbe offerto duecento euro al minorenne in cambio di un rapporto sessuale.
Il quattordicenne ha rifiutato la squallida offerta ma l’uomo lo avrebbe afferrato comunque ad un braccio per costringerlo a un bacio.
Subito dopo il tentativo di abbordaggio i ragazzini, pare accompagnati da familiari, hanno avvisato la Polizia fornendo il numero del presunto pedofilo.
Da qui l’intervento immediato degli agenti del Commissariato Trevi e il fermo dell’uomo. Un arresto che tuttavia non è stato convalidato in tribunale durante il processo per direttissima. Il giudice ha ritenuto che non ci fossero gli estremi per l’arresto in flagranza di reato.
Per l’uomo però sono stati comunque disposti gli arresti domiciliari per evitare, per ora, una eventuale fuga.
A luglio un sudamericano è finito invece in manette per aver abusato della figlioletta della compagna di 5 anni (leggi qui).
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