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Il Comune compra 100 alloggi popolari a Dragoncello: il Comitato di quartiere dice “no”

Cento case popolari in vista a Dragoncello. Il Comitato "così si esaspera la situazione sociale"

Gli alloggi popolari, il Comune li compra a Drangoncello. Il Campidoglio si prepara a comprare 199 unità immobiliari dall’INPS, di cui 120 case e a tal fine ha annunciato lo stanziamento di 220 milioni non appena arriverà l’approvazione dell’Assemblea Capitolina. Dove? Per lo più nel territorio del X Municipio e precisamente a Dragoncello.

Cento case popolari in vista a Dragoncello. Il Comitato “così si esaspera la situazione sociale”

Cento delle abitazione prossime all’acquisto si troverebbero tra via di Dragoncello e via Vincenzo Petra. Da qui l’allarme del Comitato di Quartiere Drangoncello.

La presidente Giovanna di Biagio ha subito contestato il piano dell’Amministrazione comunale. “Quello del Comune è un vasto piano legato alle politiche abitative, che include anche la delibera di giunta capitolina n. 431 del 22/12 /2022 per lo sviluppo di ben 4000 nuovi appartamenti legati a 12 piani di zona, di cui ben 7 nel nostro Municipio, tra cui Dragoncello, dove sembrerebbe essere prevista Edilizia Economica Popolare”.

Così conclude si esaspererebbero “i disagi sociali del quartiere già esistenti”

L’incontro negato

Il Comitato di Quartiere Dragoncello così si è subito rivolto al Campidoglio e al X Municipio per avere informazioni più precise sia sull’acquisto degli alloggi già esistenti sia sulle nuove costruzioni.

Nel contempo i rappresentanti del Comitato hanno chiesto anche di poter partecipare ad un incontro previsto nei prossimi giorni proprio nel nostro Municipio con l’assessore capitolino alle politiche abitative Tobia Zevi, “ricevendo – specificano – un diniego motivato dal fatto che trattasi di una riunione riservata e non pubblica e l’invito a rivolgerci all’Assessorato capitolino al Patrimonio e alle Politiche Abitative per maggiori informazioni sulla tematica in merito”.

Il Comitato di Quartiere Dragoncello riferisce che gli abitanti lamentano al riguardo da un lato il mancato coinvolgimento del territorio e dall’altro temono che tutto ciò esasperi ulteriormente i disagi sociali già esistenti.

Dragoncello è un quartiere sorto oltre 30 anni fa dal nulla che, come tutte le realtà sociali di nuova formazione, ha stentato a trovare una compiuta identità, anche a causa dei ritardi e delle carenze nella realizzazione di quei servizi che avrebbero contribuito ad elevarne gli standard (servizi pubblici, centri di aggregazione, attività commerciali, cura del verde), riferisce la presidente.

Inoltre, nonostante le ripetute proteste dei cittadini e delle loro rappresentanze, è privo di qualunque presidio o semplice presenza delle forze dell’ordine, il che è tra le concause che determinano diffusi fenomeni di degrado e di delinquenza.

Il Comitato di Quartiere, in questi anni, cooperando attivamente con tutte le autorità preposte, ha profuso notevole impegno ed energie a creare le condizioni di massima integrazione fra tutti i cittadini per il superamento delle più acute situazioni di disagio sociale.

Manifesta la propria difficoltà a fronteggiare una situazione che diventa sempre più difficile. Denuncia allarmato i fenomeni di intolleranza già presenti che potrebbero acuirsi anche alla luce del piano Comunale.

“Distribuzione degli alloggi”

Così il Comitato con una missiva al Campidoglio ha chiesto un confronto per limitare l’impatto di alloggi popolari previsti nel quartiere, ridistribuendoli equamente in altre zone della città considerando che già nel 2004 il quartiere è stato oggetto di precedenti analoghe operazioni, con l’acquisto di 80 alloggi destinati all’emergenza abitativa.

Rivolto un sollecito anche al Municipio X: si dovrà fare portavoce delle preoccupazioni e delle richieste avanzate del Comitato.

Intanto a roma si procede con gli sgomberi. Ecco il piano (leggi qui).

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