Dopo l'ultima occupazione da parte di alcuni studenti dello storico Liceo di viale delle Milizie, la preside si mostra inflessibile nel voler far pagare i genitori dei contestatori
Roma: dopo l’occupazione di fine anno scorso, adesso al Liceo Terenzio Mamiani, uno dei più storici della capitale, in viale delle Milizie 30, si fanno la conta dei danni e la Preside dell’Istituto non fa sconti, asserendo che l’intera somma dei danni, circa 10mila euro, sarà interamente a carico delle famiglie dei genitori degli studenti autori del gesto.
La Preside, Tiziana Sallusti, ha aspettato la fine delle feste natalizie per comunicare l’ammontare dei danni all’interno del noto edificio scolastico, con costi che si aggirano intorno ai 10 mila euro.
L’occupazione a cui si fa riferimento è avvenuta a novembre scorso, con diverse mail che già questo fine settimana sono state inviate personalmente dalla Preside agli studenti, in cui si specifica che, considerando i nuclei familiari coinvolti, la spesa per riparare i danni sarà di poco superiore ai 39 euro e sarà da pagare entro il prossimo 15 di febbraio.
Ad essere interessate saranno le famiglie dei 240 studenti che sono stati sanzionati a livello disciplinare per l’occupazione in questione e se qualcuno decidesse di non pagare, i soldi saranno sottratti dalla scuola.
Come detto, ci sono stati danni numerosi, con pareti imbrattate di spray nero, armati sfasciati e attrezzature per fare sport danneggiate irreparabilmente, oltre a tanto materiale informatico distrutto: computer, pc portatili, casse, non sono stati risparmiati neppure videoproiettori nè gli armadietti dei docenti. Stessa sorte per i bagni, otturati lavandini e servizi igienici, oltre alla distruzione di una bacheca di legno e ad una serie infinita di porte scardinate.
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