Nettuno, a rischio chiusura la sede Agenzia delle Entrate: il Comune lancia l’allarme

La commissione straordinaria del comune nettunese richiama l'attenzione dell'opinione pubblica per evitare la chiusura della locale sede dell'Agenzia delle Entrate

Si percepisce fortissima la preoccupazione da parte della commissione straordinaria del Comune di Nettuno, che nella giornata odierna, giovedì 12 gennaio, ha diramato una nota ufficiale chiedendo al più preso un incontro con l’Agenzia delle Entrate con l’obiettivo di evitare la chiusura della sede distaccata di Nettuno in via Antonio Gramsci 1.

La commissione straordinaria del comune nettunese richiama l’attenzione dell’opinione pubblica per evitare la chiusura della locale sede dell’Agenzia delle Entrate

I toni della lettera sono volutamente accorati, per sollecitare l’imporantza della questione agli occhi dell’opinione pubblica: “Da parte di forze politiche e sociali di un vasto comprensorio, anche attraverso i massmedia del territorio, è stata espressa viva e forte preoccupazione per una ventilata chiusura entro il corrente mese di marzo della sede staccata di Nettuno dell’Agenzia delle Entrate che ha sede in Via Gramsci 1”.

“Segnale chiaro ed inconfutabile è stata, a parere di rappresentanti dell’associazionismo divaria espressione ed esponenti dcl mondo politico ed imprenditoriale – prosegue la nota – e con voce forte da parte diautorevoli appartenenti al mondo sindacale, il disinteresse del management dell’Agenzia per l’esecuzione di improrogabili lavori di adeguamento strutturale del fabbricato demaniale dove è situata la sede dell’Agenzia a Nettuno, nel presupposto di un scarso rilievo strategico della struttura”.

“A questo scopo – si legge – non si può fare a meno di sottolineare con toni accorati, con vigoria ed energia, che una così unilaterale, deleteria ed inaccettabile decisione di chiusura, verrebbe pesantemente a penalizzare una platea di molte decine di migliaia di utenti dei Comuni del comprensorio, che sarebbe costretta a dover percorrere lunghe distanze per raggiungere altre sedi. Il tutto con aumento dei costi e delle difficoltà non solo in termini economici per gli interessati, ma anche con serie conseguenze negative per il sistema del traffico e della viabilità, che quotidianamente, come a tutti noto, risulta molto rallentato, trattandosi di territori ad alta densità urbanistica e demografica, in cui, per altro, il servizio pubblico di trasporto non è assicurato con modalità che tengano conto di esigenze e necessità effettive di mobilità dei cittadini”.

Premesso questosi conclude nella denuncia – alla luce delle considerazioni che precedono ed in un contesto di dialogo econfronto fecondo e proficuo e di serene e redditizie relazioni inter istituzionali, si prega di valutarela possibilità, di avviare un dialogo che consenta alle espressioni più vive del territorio, di rilievo politico, sociale, sindacale, imprenditoriale di rappresentare direttamente esigenze e necessità nel corso di un atteso incontro, che con questa nota si richiede ufficialmente. Si confida nella migliore disponibilità e sensibilità, anche tenuto conto che è stato espresso pubblicamente grande e vivo disagio, con forte malcontento per la chiusura, notevolmente dannosa per questo territorio”.

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