Ad aprile dello scorso anno l’esplosione di una bombola di Gas all’interno di un accampamento abusivo a Parco Rabin a Villa Ada, provocò un incendio che distrusse i manufatti e portò allo sgombero dell’insediamento, sorto nei pressi di un’area giochi per bambini.
Degrado a Parco Rabin a Villa Ada: nell’area sgomberata dopo l’esplosione di una bombola di gas, un nuovo insediamento abusivo e rifiuti pericolosi
A distanza di poco più di otto mesi dall’esplosione di una bombola nell’accampamento abusivo di Parco Rabin a Villa Ada, che aveva provocato fiamme e distruzione, mettendo a rischio l’incolumità delle persone e il verde pubblico, in quella stessa impenetrabile porzione di Villa Ada, si ripropone il problema delle occupazioni abusive e dei possibili incendi, causati da fiamme libere ed ancora una volta dalle esplosioni delle bombole del gas.
La situazione dell’area nel corso del tempo si è perfino aggravata per la presenza dei rifiuti ingombranti accumulati da ignoti nel punto del vecchio incendio, dove ora regnano ferraglia arrugginita, batterie di automobili e bombole di gas altamente infiammabili.
La denuncia di alcuni residenti arriva nelle ultime ore dopo un ennesimo sopralluogo che ha confermato lo stallo della situazione: “Confesso che avevo sperato in una bonifica – scrive un utente che ha avuto anche il coraggio di andare in perlustrazione -, ma che evidentemente non c’è stata. L’unica nota positiva, se così si può dire, è che l’insediamento si trova in una zona difficilmente raggiungibile e fuori dai sentieri più conosciuti”.
In realtà, anche se i cittadini e tra questi i bambini non si avventurano nella zona interdetta nove anni fa dalla protezione civile, Simu e dipartimento tutela ambientale, per la presenza di una profonda faglia sul terreno, è altrettanto vero che gli abitanti abusivi del parco che li ancora dimorano, si mostrano invece senza problemi mentre fanno i loro bisogni, utilizzando la fontanella come toletta.
All’epoca il Municipio richiese la sistemazione della perimetrazione dell’area interdetta votando degli atti con i quali il Comune di Roma veniva sollecitato ad assumersi la responsabilità della messa in sicurezza della zona, ma ad oggi nonostante gli sforzi del comitato Don Minzoni, grazie al quale è stata recuperata un’area ad uso ludico, esiste ancora un’ampia parte del Parco che rappresenta un rischio per la comunità a Villa Ada.
Cosi come avviene in altri parchi di Roma, sembra incredibile quello che succede in questo grande polmone verde, dove riescono a coesistere iniziative ludiche organizzate in sicurezza per i bambini (leggi qui) e attività sommerse e illegali.
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