Il dirigente avrebbe palpeggiato sia il seno che il fondoschiena dell'impiegata: l'ultima parola alla corte
Dirigente del Tar a processo per violenza sessuale su un’addetta alla segreteria. Di fronte ai suoi corteggiamenti e alle sue insistente sempre respinti al mittente, il dirigente non si sarebbe perso d’animo decidendo di passare alle vie di fatto. Una volta avrebbe palpeggiato la vittima sul fondoschiena, un’altra al seno.
Azioni fulminee per tentare di abbordare nella maniera più squallida la donna che avrebbe tentato di sfuggire a più riprese alle attenzioni inopportune del superiore.
Ai palpeggiamenti la segretaria ha risposto con una denuncia presentata ai carabinieri. Il dirigente del Tribunale amministrativo regionale presso la sede di via Flaminia, 60 anni compiuti, così si è ritrovato sotto processo a piazzale Clodio.
Gli abusi si sarebbero verificati in due occasioni, sempre sul posto di lavoro. La prima volta nel dicembre del 2018 e due mesi dopo, a febbraio 2019. In entrambi i casi la segretaria, ormai sfiancata dall’atteggiamento del dirigente, ha segnalato di aver subito delle molestie ai superiori, ed è stata avviata un’istruttoria interna al Tar ora sospesa in attesa del pronunciamento del tribunale penale.
I destini del dirigente e segretaria si sono incrociati nella primavera di quattro anni fa quando si sono ritrovati tutti e due assegnati alla III sezione del Tar.
L’uomo inizia il suo sfrenato corteggiamento con battute, ammiccamenti, inviti a cena, sempre respinti dalla vittima. Col tempo, però, non si sarebbe dato per vinto fino a quando non avrebbe deciso di approfittare comunque della donna.
Quindi l’avrebbe palpeggiata e a più riprese. A marzo sui presunti abusi deciderà la corte della V sezione penale del tribunale di Roma.
A fine novembre un infermiere dell’Umberto I che ha tentato di abusare di una tirocinante è finito ai domiciliari (leggi qui).
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