Il vescovo si scusa coi fedeli nella messa della mattina di Natale: "Non mi sono svegliato"
La sveglia non suona, perché programmata male, così il vescovo salta la messa della mezzanotte di Natale. A raccontare l’imprevisto, con un certo imbarazzo, è stato lo stesso prelato.
L’insolita confessione durante la messa della mattina di Natale. Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, ha spiegato il motivo a fine liturgia.
“La messa era alle 24 e alle 21 avevo finito mangiare e ho messo la sveglia ma, invece di metterla alle 22.50, l’ho messa alle ore 10.50, e così non ha suonato“, si è scusato coi fedeli.
Il prelato ha poi raccontato di aver sentito bussare alla porta della canonica. Sull’uscio una persona mandata da un altro sacerdote “preoccupato che mi fosse preso un colpo“.
Il vescovo non si è, però, limitato alle scuse ha anche ringraziato il sacerdote che ha celebrato da solo la messa mezzanotte. Scuse accolte, i fedeli hanno risposto con un applauso.
“Non dobbiamo avere orrore dei nostri sonni e delle nostre debolezze“, ha ammesso il vescovo.
Per la cronaca, la Messa di Mezzanotte è stata celebrata da don Mirco Miotto, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano.
A Ginostra, in tutt’altra latitudine, invece la messa è davvero saltata. Il minuscolo borgo dell’isola di Stromboli raggiungibile solo via mare è stato forse uno dei pochi luoghi in tutta Italia dove non è stato possibile celebrare la messa di Natale. La porta della chiesa è transennata.
Le poche decine di residenti che ogni anno si radunano per assistere alla celebrazione quest’anno sono rimasti direttamente chiusi in casa.
A distanza di venti giorni dalla nuova esplosione del vulcano, che ha provocato un distacco della Sciara del fuoco e un piccolo maremoto, il paesino è ancora parzialmente ricoperto di sabbia e metà della borgata è transennata per via delle frane del costone.
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