In meno di un giorno altra macchina finisce dentro alla fontana del quartiere Eur per cause ancora da accertare. Esplode l'ilarità corrosiva dei social
Roma: dopo meno di 24 ore, quella che più che una fontana sembra diventata una piscina artificiale improvvisata a cielo aperto, è stata “centrata” di nuovo quest’oggi a Santo Stefano, lunedì 26 dicembre, da un altro guidatore. Stiamo parlando della ormai celebre fontana dell’Eur del Colosseo Quadrato.
In mattinata infatti, la polizia locale ha provveduto a rimuovere dal manufatto situato in Viale Civiltà del Lavoro un’altra macchina, una Aston Martin, di grossa cilindrata, sottoponendo l’automobilista ai canonici rilievi alcolemici e tossicologici di rito, che non sono stati ancora resi noti.
Ancora ignota la causa scatenante dell’ennesimo volo in acqua con vettura distrutta e danni al patrimonio artistico della Città Eterna.
Ma quel che è certo è che si tratta del secondo veicolo finito all’interno della fontana in meno di un giorno, dopo quello che vi avevamo descritto tra il 24 ed il 25 dicembre (leggi qui).
Evidentemente la fontana deve essere invisibile, tanto che Liliana, su facebook, ha commentato: “Credo che per chi non conosce la zona sia poco evidente, forse ci vorrebbe un cordolo luminoso a delimitarla e metterla in risalto, e chiaramente andrebbe moderata la velocità”.
La macchina di grossa cilindrata, con targa straniera, sta diventando virale in queste ore nella rete, proprio perché, come ironizza qualcuno commentando sul profilo Instagram di Welcome To Favelas “Evidentemente sotto le feste si tratta dell’unico autolavaggio aperto”.
Il tutto nel centralissimo quartiere di Roma sud a due passi dal Colosseo Quadrato.
Ormai tenere la conta delle “abluzioni” dei veicoli diventa opera complessa. Si tratta, compreso questo, del quarto “bagno” solo nel 2022: oltre a quello di ieri, ce n’era stato uno a inizio dicembre (leggi qui) ed un altro ad aprile (leggi qui).
Segno che la misura è colma, ed urgono contromisure da parte dell’amministrazione capitolino, perché ormai i caschi bianchi fanno tappa fissa sul posto a “ripescare” cittadini che a vario titolo ci finiscono puntualmente dentro.
Moderare la velocità è la base, mettersi alla guida da sobri anche, ma soprattutto urge la tanto attesa stretta paventata mesi fa dal Campidoglio, con la progressiva riduzione in varie aree della Capitale della velocità dei mezzi di trasporto a 30 chilometri orari (leggi qui).
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