Roma: una pubblicità funeraria di pessimo gusto ha fatto in questi giorni di festa la propria comparsa nella Capitale, da nord a sud, affissa su giganteschi cartelloni stradali. Il titolo è presto detto e non ha bisogno di ulteriori commenti: “Se non superi il pranzo di Natale, noi ci siamo,“.
La pessima trovata pubblicitaria di una azienda privata viene stigmatizzata dall’Ama, che afferma di non avere nessuna connessione con l’annuncio funerario
Apparso sui social dell’azienda “Funeraria Roma Capitale”, che è “l’agenzia di onoranze funebri comunali e pompe funebri comunali leader nel settore dei funerali comunali”, come è possibile leggere sul loro sito ufficiale.
Tuttavia, al di là della condivisibilità o meno dell’annuncio pubblicitario, va sottolineato che il numero verde trascritto sul cartellone è quello della Funeraria Roma Capitale e rimanda alle Onoranze Funebri Comunali (A.M.A), ma non in questo caso.
Le pubblicità delle agenzie funebri si muovono spesso giocando con una ironia fuori luogo su un terreno delicato, e spesso sconfinano in spiacevolissime allusioni come questa, in questo caso legata ai sempre abbondanti pranzi del periodo Natalizio.
La presenza del simbolo del Comune accanto all’inserzione pubblicitaria non è passata inosservata, scatenando, comprensibilmente, grande sdegno in chi non ci trova nulla da ridere.
A questo proposito, in una nota ufficiale diramata proprio da Ama Roma nella giornata odierna, lunedì 26 dicembre, ci tiene a precisare che i cartelloni pubblicitari funerari con riferimento al Natale appartengono ad un’azienda privata che non ha nessuna connessione con il comune capitolino nè con Ama.
“In riferimento a notizie online – specifica Ama – che riprendono alcuni cartelloni pubblicitari di un’impresa funeraria comparsi in questi giorni a Roma, recanti la scritta ‘Se non superi il pranzo di Natale, noi ci siamo’, si comunica che tale cartellonistica non è in nessun modo riconducibile a Roma Capitale o ad Ama e che, pertanto, non esiste alcun collegamento tra questi messaggi pubblicitari e l’Amministrazione capitolina o l’azienda partecipata dalla stessa Amministrazione. I contenuti dei cartelloni in questione sono responsabilità esclusiva di un’azienda privata, che nulla ha a che fare con Roma Capitale o con l’azienda che per essa si occupa dei servizi cimiteriali”.
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