Al Planetario per il primo gennaio sei spettacoli a ingresso gratuito. Ecco come prenotare
A Capodanno il Planetario di Roma offre una programmazione interamente gratuita dedicata alle famiglie. Sei gli appuntamenti assicurati durante la giornata, ognuno con un tema diverso.
Con una cupola di 14 metri e 98 posti a sedere è uno dei più grandi planetari d’Italia.
La sua storia quasi centenaria, che risale al 1928, lo rende il più antico planetario del mondo al di fuori della Germania. Il Planetario è allestito in una grande sala all’interno del Museo della Civiltà Romana ( Piazza Giovanni Agnelli, 10).
Durante la giornata (a partire dalle 10) si svolgeranno sei appuntamenti. Si comincia con lo “Space opera”, ore 11.00 “Planetario: ritorno alle stelle”, ore 12.00 “La stella del primo Natale con il Dottor Stellarium”. Nel pomeriggio alle ore 16.00 “Accade tra le stelle con il Dottor Stellarium”, seguirà alle ore 17.00 “La stella del primo Natale con il Dottor Stellarium” e si concluderà con “Vita da Stella con il Dottor Stellarium”.
Fortemente consigliata la prenotazione. Le prenotazioni saranno aperte dal 28 dicembre collegandosi al sito planetarioroma.it (il numero giusto per avere informazioni è lo 06.0608)
Per conoscere tutti gli appuntamenti per il Capodanno a Roma leggi qui.
ore 10.00 “Space opera”
Un viaggio interplanetario con una visuale a 360°, interamente basato sulle note della suite “Op.32: The Planets” di Gustav Holst
ore 11.00 “Planetario: ritorno alle stelle”
Concedetevi una visita guidata dello spazio e del tempo, attraversando gli scenari mitici delle costellazioni per conquistare punti di vista inediti, da cui ammirare la Terra da lontano, sorvolare pianeti, nebulose e galassie, fino a rivivere tappe cruciali dell’esplorazione spaziale e dell’astronomia più recente.
Sostenuti dalle più aggiornate tecnologie di visualizzazione, dalla Terra ai confini della galassia, vi immergerete in un immenso volo nello spaziotempo dove inseguire, lungo un’agile linea di vista, i nuovi traguardi della ricerca astrofisica e liberare l’istinto di scoperta, per ricomporre la vostra immagine del cosmo.
ore 12.00 “La stella del primo Natale con il Dottor Stellarium”
Cos’era la stella che inseguirono un gruppo di astronomi provenienti dalla Persia, l’antico Iran, per raggiungere la piccola e sperduta città di Betlemme? Perché anche noi oggi in questo periodo dell’anno mettiamo stelle dalle forme più strane nelle nostre decorazioni natalizie? Accompagnati da Gabriele Catanzaro nei panni del Dottor Stellarium, indagheremo sulla stella più famosa della storia, quella che inseguirono quegli antichi astronomi.
Sarà un pretesto per tutti noi per andare a caccia di tutti i simboli del Natale nascosti in un cielo stellato e ripercorreremo l’antico rapporto tra l’uomo e l’universo che ci circonda. In questo spettacolo concepito per l’intera famiglia ci divertiremo trasformandoci in veri e propri detective della storia.
ore 16.00 “Accade tra le stelle con il Dottor Stellarium”
Accompagnati da Gabriele Catanzaro nei panni del Dottor Stellarium andiamo alla scoperta di tutto quello che si muove tra le stelle di notte e di giorno.
ore 17.00 “La stella del primo Natale con il Dottor Stellarium”
ore 18.00 “Vita da Stella con il Dottor Stellarium”
Tutte le stelle che si vedono in una notte stellata raccontano la loro storia. Accompagnati da Gabriele Catanzaro nei panni del Dottor Stellarium sarà possibile misurare le loro dimensioni e le loro distanze.
Si cercheranno le mamme stellari nascoste negli angoli della galassia fino a scovare ammassi di giovani stelle intente a giocare tra loro. E poi ancora alla scoperta dei colori delle stelle e delle informazioni che possono dare.
Ma l’avventura più entusiasmante sarà quella di riconoscere anche le ultime fasi della vita delle stelle. Dalle nebulose planetarie alle esplosioni di supernovae, dalla nane bianche alle stelle di neutroni, fino ad arrivare a schivare un immenso buco nero
La platea è composta da 98 comode poltrone, appositamente reclinate per favorire la visione verso l’alto, disposte in tre anelli concentrici all’interno della vasta cupola, di 14 metri di diametro. L’ampia superficie della volta funge da schermo di proiezione per il nuovo e potente sistema digitale, uno schermo emisferico di ben 300 metri quadrati che offre ai visitatori una visione immersiva ed estremamente coinvolgente.
A illuminare i corpi celesti sulla cupola sono due videoproiettori laser Sony, caratterizzati da un elevato rapporto di luminosità e contrasto, che permettono di ottenere una perfetta oscurità del cielo notturno, di modulare in maniera realistica le sfumature di luci e ombre della Via Lattea, e al tempo stesso di mettere in grande risalto gli astri più luminosi e le superfici dei pianeti. La proiezione sulla cupola avviene a risoluzione 4K, portando il nuovo Planetario fra i più performanti sul panorama italiano.
La differenza principale con il vecchio sistema optomeccanico, che riproduce il cielo stellato visto dalla Terra, è che il planetario digitale consente di aggiungere la dimensione della profondità, ossia di lasciare la Terra e attraversare lo spazio per “entrare” nel cielo e navigarlo in qualunque direzione dello spazio e del tempo.
Si possono visitare gli altri pianeti e i corpi celesti, e ricostruire eventi astronomici avvenuti nel passato o previsti nel futuro. Il tutto pilotando il viaggio anche in prima persona, tramite un tablet, come in un vero e proprio simulatore di volo universale.
Infine, la mente – e la voce – del Planetario di Roma sono quattro astronomi e comunicatori della scienza che, mettendo a frutto un’esperienza maturata in 18 anni di attività, progettano, compongono e realizzano gli spettacoli astronomici del Planetario di Roma, arricchendoli con la loro esperta narrazione dal vivo.
Space Opera prevede, oltre la giornata gratuita per Capodanno prevede anche ingressi a pagamento fino al 29 gennaio).
Il tema. Il ritrovamento di un disco volante nel sottosuolo permette agli spettatori di diventare passeggeri di un’astronave aliena e decollare dalla Terra per visitare l’intero sistema solare giocando con i concetti di Spazio e Tempo.
L’astronave è dotata di una finestra panoramica circolare che mostra i corpi celesti durante il viaggio, richiedendo una partecipazione attiva del pubblico, mentre si procede per “tappe cosmiche” e “corridoi interplanetari”, accompagnati dalla voce di Ottavia Piccolo (celebre doppiatrice della Principessa Leila in “Star Wars”).
Presentato nel 2010 al Planetario della Biblioteca di Alessandria di Egitto, durante il meeting dell’International Planetarium Society,“Space Opera” si è distinta come esperienza più artistica e cinematografica che scientifica, assolutamente unica nel suo genere e forse ha contribuito alla nascita di un nuovo modo di produrre contenuti per planetari.
Successivamente, è stato tradotto in 7 lingue. Si tratta del primo e tuttora unico prodotto italiano su questo formato: a circa 12 anni dalla sua pubblicazione è stato proiettato in circa 200 planetari nel mondo.
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