Mario Sconcerti è scomparso all’età di 74 anni al Policlinico di Tor Vergata. Aiac: “Il calcio italiano e il giornalismo perdono un uomo necessario”
Il mondo dello sport italiano ha perso oggi Mario Sconcerti, stimato e apprezzato giornalista sportivo, già direttore del Corriere dello Sport e del Secolo XIX, e fondatore delle pagine sportive della Repubblica oltreché vice direttore della Gazzetta dello Sport, e primo commentatore del Corriere della Sera. Stimato e apprezzato anche sul piccolo schermo, sia in Rai che su Sky e nelle trasmissioni sportive di Mediaset.
Si è spento a 74 anni a causa di una crisi cardiaca, che lo portato via all’affetto dei suoi cari e dei tanti amici e colleghi che in queste ore stanno affidando anche ai social i loro messaggi di cordoglio.
“Una grande comunità di lettori e telespettatori per i quali rappresentava un sicuro riferimento è rimasta orfana di questa figura storica del giornalismo sportivo italiano” tra i messaggi degli utenti.
Mentre c’è chi ricorda che nel corso della sua carriera era stato anche amministratore delegato della Fiorentina di Cecchi Gori, una parentesi che lo stesso Sconcerti considerava tra le più belle della sua vita. Fu lui a lanciare come allenatore Roberto Mancini.
“Il mondo del calcio italiano e quello del giornalismo perdono un uomo necessario. Necessario per la sua intelligenza, per le sue idee, per il suo punto di vista acuto, per le sue posizioni, anche critiche ma mai banali o interessate. Io perdo un amico e un compagno di strada e di vita” – le dichiarazioni del Presidente dell’Aiac, Renzo Ulivieri.
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