Ostia, 84enne invalida sfrattata per morosità: nessun aiuto dal Campidoglio

Ostia, esecuzione di sfratto ad anziana invalida e figlia caregiver, nonostante l'intervento dell'Onu e la diffida al Comune di Roma

Foto d'archivio - anziana

Roma: è stato purtroppo eseguito nelle ultime ore lo sfratto nei confronti di una donna di 84 anni totalmente invalida, che insieme alla figlia risiedevano in un’abitazione privata a Via Orazio dello Sbirro ad Ostia.

Del caso dell’anziana, disperata e in condizioni di enorme disagio, si erano occupata anche Unione inquilini, che a marzo di quest’anno aveva fatto ricorso all’Alto Commissariato per i Diritti Umani per chiedere che venisse assicurato il rispetto dei diritti umani e il passaggio di casa in casa della signora disabile e di sua figlia che le fa da caregiver.

Ostia, esecuzione di sfratto ad anziana invalida e figlia caregiver, nonostante l’intervento dell’Onu e la diffida al Comune di Roma

Nonostante la richiesta di sospensione dello sfratto, arrivata a coinvolgere anche l’Alto Commissariato per i Diritti umani, alla porta di una signora di 84 anni di Ostia, bloccata a letto perché invalida al 100%, oggi si è presentato l’ufficiale giudiziario, per dare esecuzione al provvedimento.

L’Unione Inquilini che da oltre un anno si occupa del caso dell’anziana invalida, nel mese di marzo era arrivata a fare ricorso all’Alto Commissariato per i Diritti Umani per chiedere uno stop a questa esecuzione, per un periodo che fosse almeno sufficiente a trovare per la donna allettata e per la figlia caregiver, una sistemazione consona alle sue condizioni.

Per tale necessità, a febbraio scorso Unione Inquilini aveva anche fatto partire una richiesta per una alloggio in casa popolare, che tra le lunghe liste di attesa e i tempi burocratici, vedrà chissà quando la possibilità di essere lavorata.

Con l’accoglimento del caso della donna da parte dell’Onu era arrivato un segnale di speranza sulla vicenda. La richiesta dell’Alto Commissariato dei Diritti umani allo Stato Italiano di sospendere immediatamente l’esecuzione dello sfratto e di fornire all’anziana un alloggio alternativo adeguato fino a che non fosse stata valutato il livello di violazione dei diritti umani, aveva infatti consentito ad Unione Inquilini, tramite l’avvocato Giuseppe Libutti, di inviare istanza di sospensione al Tribunale di Roma, che nell’immediato l’ha accolta.

Il tutto era rimasto così sospeso sospeso e rafforzato contestualmente anche da una nota inviata da Unione Inquilini al Comune di Roma, che era diffidato dall’intraprendere azioni diverse dalle richieste dell’Onu, che potessero cioè arrecare pregiudizio alla signora sottoposta allo sfratto.

Tutto sembrava procedere nella giusta direzione per l’anziana e sua figlia fino ad oggi: “Oggi si è concretizzato qualcosa che in realtà era stato già deciso più di un mese fa, e senza essere comunicato né alle dirette interessate né a noi di Unione Inquilini che per altro avevamo incontrato le persone competenti in assessorato proprio per affrontare le diverse questioni abitative complesse tra cui quella della signora. Lo sfratto – prosegue – ha avuto esecuzione e la signora è stata sfrattata, contravvenendo alla disposizione dell’Alto Commissario per il Diritti Umani. Tutto questo accade a soli tre giorni dalla celebrazione della giornata mondiale dei diritti umani che, celebrazioni formali a parte, a Roma sembrano essere ampiamente calpestati” – conclude Emanuela Isopo di Unione Inquilini.

La signora allettata ora si trova a casa di amici di famiglia, e nonostante la generosità dimostrata da queste persone, per l’84enne allettata le attuali condizioni sono assolutamente inadatte alle sue necessità.

Nell’alloggio di fortuna purtroppo non c’è nemmeno lo spazio per ospitare la figlia che dorme in macchina pur di stare vicina alla mamma e continuare ad occuparsene senza impegnare chi la ospita anche di questo fardello.

Le prossima azioni di Unione Inquilini intanto saranno quelle di informare il comitato Onu, mentre si spera che la pratica per l’alloggio nelle case popolari proceda più rapidamente data la situazione.

Immediata la reazione della politica. Dal capogruppo capitolino della Lista Civica Raggi Antonio De Santis, una nota che chiede conto al Sindaco del grave accaduto: “Dov’è il rispetto del diritto alla casa tanto sbandierato dall’attuale maggioranza? Che fine hanno fatto il Protocollo degli sfratti e il Piano straordinario più volte promessi ai romani?“.

Riguardo a questa dolorosa vicenda va comunque evidenziato che vanno fatti salvi i diritti del proprietario di casa che ha proceduto attraverso il tribunale in seguito alla morosità dell’inquilina. E chissà dopo quanti anni quel locatore è riuscito a rientrare in possesso del suo appartamento con una consistente perdita di redditività, oltre che di impegno economico per le procedure legali.

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