Esplode l’epidemia influenzale e l’invito degli esperti è quello di vaccinarsi. Iniziano a mancare farmaci
«Non dite che non lo avevamo detto: sia anticipo che intensità» dell’influenza 2022-23 «erano stati previsti dagli esperti che, giustamente, avevano per tempo lanciato l’allarme per anticipare e potenziare la campagna vaccinale. Comunque, non è mai troppo tardi per vaccinarsi».
Lo sottolinea l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento, in un post su Faceook in cui spiega perché quella in corso si può considerare «la peggiore influenza del secolo per intensità». Il messaggio dell’esperto è che ci si può ancora proteggere. «Il picco non è ancora arrivato – precisa – e quando sarà arrivato comunque i casi registrati fino a quel momento rappresenteranno solo la metà dei casi dell’intera stagione. La priorità» per la vaccinazione «resta sempre legata all’età (prima anziani e bambini 6 mesi-6 anni) – ricorda Lopalco – e alla presenza di patologie croniche, ma chiunque può beneficiare della vaccinazione. La probabilità di ammalarsi quest’anno è molto alta per tutti e passare le vacanze natalizie a letto non è una bella esperienza per nessuno».
I dati da tutta Europa mostrano «un alto rischio» per i sistemi sanitari di essere sottoposti «a pressioni severe» a causa del sovrapporsi di influenza stagionale, Covid 19 e bronchioliti e polmoniti infantili causate dal virus respiratorio sinciziale (Rsv). E’ quanto emerge da una valutazione del rischio pubblicata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Il rischio da infezioni da Rsv è classificato come alto per i bambini con età inferiore a 6 mesi e adulti con oltre 65 anni. Elevato anche il rischio che la circolazione concomitante di Rsv, virus dell’influenza e Sars-CoV-2 metta sotto pressione i sistemi sanitari nelle prossime settimane. «Le festività di fine anno sono associate ad incontri, acquisti e viaggi, che comportano rischi aggiuntivi significativi per la trasmissione di Rsv e altri virus respiratori», ha affermato la direttrice dell’Ecdc Andrea Ammon. «Il rafforzamento dei sistemi sanitari e il sostegno degli operatori dovrebbero essere prioritari», ha aggiunto Ammon, in quanto oltre a un maggior numero di ricoveri si teme un aumento delle assenze per malattie del personale sanitario.
Sono innumerevoli le medicine già date per carenti nelle farmacie dall’Aifa, l’agenzia nazionale per il farmaco. Nel report prodotto e pubblicato dall’agenzia, la causa della “elevata richiesta” che non riesce a soddisfare la domanda, è ripetuta in modo inquietante, soprattutto per gli adiuvanti antinfluenzali usati specialmente per la cura delle vie respiratorie.
E’ il caso, per fare qualche nome legato alle terapie per l’influenza e per i suoi sintomi, come Algidrin e Algopirina (ibuprofene), Ambroxolo Eg, Amoxicillina sia Teva che Ibigen che Mylan che Sandoz che Zentiva, Avalox (Bayer), Azitromicina (Eg, Mylan, Krka, Pfizer, Zentiva), Broncomnes, Cefaclor Eg, Cefixoral (Menarini), Claritromicina (Teva, Sun), Clavulin (Glaxosmithkline), Dicloreum (Alfasigma), Difmetre (Mylan), Domutussina (Proge pharm), Ertapenem Hikma, Gammagard (Baxalta), Gaviscon (Reckitt), Hiqvia (Baxalta), Ibuprofene (Pharma Italia, Eg, Mylan, Pensa, Zentiva), Lisomucil Tosse Eg, Lukasm (Alfasigma), Maxalt (Organon), Moment 200 granulare (Angelini), Neoduplamox (Valeas), Nurofen (Reckitt), Paracetamolo (Auribondo,Mylan, Sandoz, Zantiva), Privigen, Viks Flu e Medinait (Procter & Gamble), Zerinolflu (Opella), Zindel (Maven), Zitromax 500 (Pfizer), Zitronova 500 (Lanova).
Carente anche il vaccino antinfluenzale Hiberix (Glaxosmithkline) che l’Aifa ha autorizzato all’importazione dall’estero.