Influenza australiana, tutti i sintomi. Cosa c’è da sapere

L'australiana colpisce soprattutto i bambini, ma anche anziani. La varietà dei sintomi

L’influenza “australiana” comincia a spaventare. Si diffonde con rapidità soprattutto tra bambini, ma colpisce tutte le fasce di età. Per anziani e fragili massima allerta. Dura a lungo e può comportare complicanze. E’ stata ribattezzata così dopo che lo scorso agosto, nel pieno inverno oceanico, si è diffusa in Australia.

L’australiana colpisce soprattutto i bambini, ma anche anziani. La varietà dei sintomi

Adesso è arrivata nel nostro Paese facendo salire subito i dati di incidenza nella popolazione.

L’ultimo bollettino InfluNet, rilasciato dal Sistema di Sorveglianza Integrata dell’Influenza a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, indica che nell’ultima settimana di novembre l’incidenza del virus influenzale è stata di 12,9 casi per mille assistiti, rispetto ai 9,5 della settimana precedente. Ma i dati negli ultimi giorni sono in aumento. Medici di base e pediatri hanno centinaia di paziente da assistere.

L’età più a rischio

A trainare i contagi, secondo l’Istituto superiore di sanità, sono i bambini:Risultano maggiormente colpite le fasce di età pediatrica, in particolare i bambini al di sotto dei 5 anni, in cui l’incidenza è pari a 40,8 casi per mille assistiti, mentre nella settimana precedente era 29,6”.

L’incidenza “nella fascia di età 5-14 anni è 25,02 per mille assistiti; nella fascia 15-64 anni è pari a 10,10; tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 5,04 casi per mille assistiti“, precisa inoltre l’Iss.

I sintomi

I sintomi molteplici e spesso contestuali: febbre alta, tosse persistente, dolori muscolari, mal di gola, brividi, mal di pancia e, talvolta, diarrea.

In alcuni casi si possono verificare anche nausea e vomito, in particolare nei bambini.

La durata

Non si guarisce subito. La durata media dell’influenza australiana è stimata in 5 giorni. Ma la maggior parte delle persone guarisce in una settimana, fino dieci giorni. Va monitorata con estrema attenzione per evitare complicanze, tra cui la polmonite.

Massima attenzione quindi soprattutto per le fasce più fragili come i soggetti con patologie croniche, i neonati e gli anziani.

Il periodo di incubazione (che in genere si manifesta con mal di testa) dura un paio di giorni. Poi si è contagiosi fino a 5 giorni dopo la comparsa dei primi sintomi.

Come curarsi

Per le persone in buona salute la cura dell’influenza si basa sul riposo e sull’idratazione. Sconsigliati gli antibiotici. E’ inutile e dannoso assumerli.

L’Iss consiglia di astenersi dal lavoro o scuola per una settimana e bere molta acqua, oltre a fare ricorso a paracetamolo o ibufrene in caso di febbre alta e dolori diffusi.

Il ricorso ai farmaci antivirali contro l’influenza viene raccomandato solo in casi selezionati e in considerazione agli effetti collaterali.

I soggetti fragili, over 65 o in condizioni di salute a rischio devono rivolgersi subito al proprio medico di famiglia affinché venga intrapresa la terapia farmacologica più corretta per le proprie condizioni.

I pazienti affetti da influenza sono già contagiosi durante il periodo d’incubazione, prima della manifestazione dei sintomi. I pazienti adulti possono trasmettere il virus fino a sette giorni dopo l’inizio della malattia. I bambini sono contagiosi  anche più a lungo.

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