Per scappare dal compagno violento va da Guidonia a San Basilio a piedi di notte

Per il compagno violento la procura applica il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento. Botte anche alla figlia di 3 anni

Applicato a un 40enne violento di Guidonia il divieto di avvicinamento alla ex compagna, madre della loro bambina di 3 anni. La donna veniva picchiata dal periodo della gravidanza. Ultimamente l’uomo, terrorizzandola le augurava di fare la fine dell’ex compagna, morta suicida.

Per il compagno violento la procura applica il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento. Botte anche alla figlia di 3 anni

Gli agenti del pool anti violenza del Commissariato di Tivoli, coordinati dal “Gruppo uno” della Procura tiburtina, hanno dato esecuzione alla misura cautelare coercitiva nei confronti di S.A. di anni 42, domiciliato a Guidonia, poiché gravemente indiziato di pesanti maltrattamenti familiari perpetrati nei confronti della convivente di anni 36 e della loro figlia di anni 3.

Violento anche con la bambina

L’indagato da tre anni tormentava la compagna in presenza della loro figlioletta di 3 anni picchiandola o sottoponendola a molestie e derisioini. In una occasione aveva sferrato uno schiaffo talmente violento alla donna tanto da farle cadere dalle braccia la piccola, rimasta così contusa a una gamba.

Lo scorso 29 ottobre, la donna, all’apice dell’ennesima aggressione, fuggiva da casa in forte stato di agitazione riuscendo a raggiungere nel cuore della notte il Commissariato di Polizia di San Basilio. Voleva sfogarsi, senza avere ancora il coraggio di denunciare.

Agli agenti aveva riferito che il compagno l’aveva brutalmente picchiata, così come era già accaduto tante altre volte.

Il procuratore capo di Tivoli, Francesco Menditto, ha quindi disposto un approfondimento investigativo, delegando il pool antiviolenza del Commissariato di Polizia di Tivoli coordinato dal sostituto commissario Davide Sinibaldi.

Le indagini permettevano di constatare il dramma vissuto da  mamma e bambina. Il gip del Tribunale di Tivoli emetteva  così nei confronti dell’indagato, una ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con contestuale applicazione del dispositivo elettronico di controllo (cd. braccialetto). In un caso l’uomo aveva tirato in faccia all’ex compagna un aspirapolvere.

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