Le bustine monodose bandite in tutta l'Unione Europea: si tornerà alle zuccheriere
Bustine di zucchero addio. Le tradizionali bustine monodose di zucchero sono destinate a sparire dai banconi dei bar di tutta Europa. Nella proposta di regolamento sugli imballaggi presentata oggi, 30 novembre, dalla Commissione Europea vengono, infatti, espressamente vietate le confezioni monouso anche per lo zucchero nel settore Horeca ossia hotel, ristoranti e bar.
Messi al bando quindi “bustine, tubetti, vassoi e scatole”. Verranno proibiti, se la proposta non sarà modificata dai colegislatori, “imballaggi monouso nel settore Horeca, contenenti singole porzioni o porzioni, utilizzati per condimenti, conserve, salse, creme per il caffè, zucchero e condimenti”.
Salvi solo gli imballaggi “forniti insieme ad alimenti pronti da asporto destinati al consumo immediato senza necessità di ogni ulteriore preparazione“.
Se la proposta ecologica passerà così la bustina di zucchero verrà archiviata dopo l’esaurimento delle scorte. In Italia, come nel resto d’Europa, si tornerà alle zuccheriere.
Sarà quindi forse definitivamente archiviata anche la diatriba su chi le ha inventate le bustine di zucchero.
L’origine, infatti, è controversa: alcuni la fanno risalire addirittura al 1862 a Philadelphia.
Altri la attribuiscono a due parigini, Loic de Combourg e Francois de la Tourrasse, che avrebbero inventato la “sucre-pochette” nel 1908.
Altri ancora la attribuiscono a Benjamin Eisenstadt un inventore-imprenditore newyorkese morto a 90 anni nel 1996.
Aveva un caffè a Brooklyn, poi passò a fabbricare bustine di tè: per ampliare il giro d’affari, propose ai grandi produttori di zucchero di confezionarlo in piccole bustine da pochi grammi. Ma dato che non aveva ottenuto un brevetto, gli zuccherieri gli rubarono l’idea. Eisenstadt in compenso inventò la saccarina in polvere.
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