Arrestato a La Storta un 31enne: gestiva un grosso smercio di stupefacenti da casa dove scontava gli arresti domiciliari. E’ proprio durante un controllo dei carabinieri nella sua abitazione che l’uomo è finito dai domiciliari al carcere.
Dai domiciliari l’uomo gestiva un grosso smercio: sequestrati una decina di bidoni di stupefacente
I militari, infatti, si sono insospettiti per un forte odore in casa. Durante la perquisizione, in una stanza chiusa a chiave, sono spuntati 126 chili di marijuana. Venduta al dettaglio avrebbe potuto fruttare decine di migliaia di euro.
Il grosso quantitativo di stupefacente era riposto in grossi bidoni e sacchi. Una volta scoperto il detenuto, però, non si è perso d’animo: ha spiegato ai carabinieri che si trattava di marijuana legale.
Dall’analisi effettuata presso il laboratorio, però, è emerso che vi era una parte di marijuana che aveva un THC superiore al limite consentito. E quindi ritenuta illegale.
Dalla droga rinvenuta si sarebbero potute ricavare oltre 17.000 dosi di sostanza stupefacente.
Da qui l’arresto convalidato dal Tribunale di Roma. L’uomo, infatti, non solo gestiva la vendita di marijuana – improbabile che i 126 chili fossero destinati solo a un uso personale – ma non aveva nessuna documentazione utile per poter vendere e commercializzare la parte di “marijuana legale”. Tanto piĂą che stava scontando gli arresti domiciliari.
A Tivoli produzione fai-da-te
I carabinieri di Tivoli Terme, invece, hanno arrestato un 42enne del posto che la marijuana la coltivava direttamente in casa: durante una perquisizione i carabinieri hanno sequestrare 14 piante in fase di essiccazione.
L’uomo in realtà è finito in manette anche perchĂ© aveva giĂ delle dosi della stessa sostanza giĂ confezionate e pronte per lo smercio, quasi 100 cartucce per fucili e diversi flaconi di anabolizzanti vietati dalla legge.
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