Dilaga con un mese d’anticipo l’epidemia d’influenza. I consigli

Più esposta la fascia d'età 5/14 anni. Suggerito l'uso della mascherina

SINTOMI INFLUENZA

È partita con un mese d’anticipo l’epidemia stagionale dell’influenza e riguarda soprattutto i giovani della fascia d’età tra 5 e 14 anni. Sì consiglia l’uso della mascherina nelle scuole.

Più esposta la fascia d’età 5/14 anni. Suggerito l’uso della mascherina

«L’ondata influenzale è arrivata con un mese di anticipo. I numeri dell’ultimo report Influnet, relativo alla settimana 7-13 novembre, ci dicono che abbiamo oggi i contagi che normalmente si avrebbero a metà dicembre. Il dato preoccupante è l’alta incidenza nella fascia 0-4 anni, che è quasi la normalità con l’influenza, ma soprattutto nella fascia 5-14 anni dove nell’ultima settimana c’è stato un aumento del 41% dell’incidenza rispetto a quella precedente. Un dato significativo che però deve essere confermato nei prossimi report».

La mascherina in classe? «Potrebbe aiutare e proteggersi dal contagio, come abbiamo già visto con il Covid». Così Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell’Università Lumsa e co-fondatore dello StatGroup19, gruppo interaccademico di studi statistici sulla pandemia di Covid 19, fa il punto sull’aumento dei casi dell’influenza.

I consigli dei pediatri

A fornire una sorta di vademecum utie per i genitori è un breve vademecum per i genitori è il pediatra Italo Farnetani, che invita a non farsi spaventare dal rialzo dei casi d’influenza. È importante «far bere il bambino – prosegue Farnetani – perché l’acqua è il principale mucolitico naturale. Suggerisco di non tenere profumi in casa né altre sostanze odorose, anche se etichettate come balsamiche, perché l’odore potrebbe determinare un broncospasmo. I riscaldamenti non vanno tenuti troppo alti, la temperatura oltre 20 gradi diventa pericolosa. E soprattutto quando il bambino ha la febbre non va coperto troppo, ma al contrario gli va alleggerito il letto e i vestiti. Questo perché l’alta temperatura prodotta dall’organismo per difendersi, uccidendo gli agenti infettivi deve potersi disperdere». “Fondamentale anche l’igienizzazione delle mani, operazione che siamo stati tutti convinti a eseguire in tempi di Covid – aggiunge il pediatra – È una routine molto positiva perché le mani, dopo l’aria che respiriamo, sono il principale veicolo di trasmissione delle infezioni”. Infine, in casa è necessario “aprire le finestre almeno un’ora al giorno anche nei periodi più freddi in modo da favorire il ricambio d’aria – elenca Farnetani – mettere sempre sopra il termosifone o eventuali altri sistemi di riscaldamento degli ambienti un asciugamano di spugna molto bagnato in modo che l’evaporazione umidifichi l’ambiente. L’aria eccessivamente secca, infatti, permette agli agenti infettivi di attaccarsi alle particelle di polvere, appesantiti dall’umido invece si abbattono in terra”. 

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