Protezione civile all'Idroscalo per l'allagamento: evacuate tre persone, si teme l’inondazione per l’azione combinata tra piena del Tevere e onde alte
Una furiosa mareggiata imperversa sulla costa romana. Le onde alte anche quattro metri flagellano la costa mettendo a rischio le strutture balneari e i pescherecci all’ormeggio. Vigili del fuoco e Protezione civile sono all’Idroscalo, allagato dalle onde del mare che sopravanzano la scogliera.
E’ una delle mareggiate più forti degli ultimi anni quella che, dalla notte tra lunedì 21 e oggi, martedì 22 novembre, sta sferzando tutta la costa del litorale romano. Onde anche oltre quattro metri stanno mettendo a dura prova arenili e strutture balneari da Ostia fino al litorale a nord del Tevere.
Preoccupazione in particolare all’Idroscalo, sulla riva sinistra della foce. Le onde sopravanzano la scogliera di protezione dell’abitato e hanno allagato tutta la sede stradale con il campetto di calcio. Alle ore 8,00 circa ha ceduto una piccola parte della barriera frangiflutti. Per questo si stanno registrando degli allagamenti, allo stato, di portata limitata e monitorati da personale dei vigili del fuoco, Protezione Civile e Carabinieri, che sono sul posto. Nessuno è rimasto ferito. A scopo precauzionale tre persone sono state evacuate. La Comunità Foce del Tevere ha richiesto con urgenza l’invio di pompe idrovore e sacchetti di sabbia per tenere all’asciutto le abitazioni, all’interno delle quali vivono anche anziani e disabili.
Sul posto, per ora, l’auto dei volontari di protezione civile e i carabinieri di Ostia, arrivati per primi, sono state affiancate dalla Polizia locale e dai vigili del fuoco.
Singolare fenomeno sul lungomare di ponente e alla foce del Canale dei Pescatori: un’onda di schiuma giallognola ha superato le scogliere e ha invaso, insieme con l’acqua, la passeggiata di lungomare Duca degli Abruzzi e la Lega Navale. Si ritiene che sia frutto dell’inquinamento da tensioattivi e da particolari alghe sradicate dai fondali dalla potente mareggiata. Danni alle imbarcazioni e ai locali del circolo.
In numerosi stabilimenti balneari di Ostia l’acqua ha raggiunto le strutture: è il caso dell’Arcobaleno, del Venezia, dello Shilling, del Kursaal, del Capanno dove si registrano danni ingenti. Qui puoi vedere la webcam live dello Shilling puntata sul mare. Massimo Muzzarelli della Federbalneari lancia un grido di dolore a nome della categoria: “Dall’Idroscalo fino al Dazio il mare ha invaso la costa. Gli stabilimenti di Levante hanno subito danni mai visti in alcuni casi risultano pressoché distrutti. Richiediamo la dichiarazione dello stato calamità.”
Persino uno dei simboli di Ostia Moderna, la celebre torretta del Curvone è finita rovinosamente mare, con grossi pezzi di legno andati divelti e in frantumi, che si sono staccati e sono finiti in strada.
Strade completamente inondate, in quella che sembra una continuazione rovinosa con il vicino mare, l’acqua è dappertutto, anche tante cabine del celebre strabilimento Kursaal sono state devastate dal brutto tempo.
Interventi dei vigili dl fuoco sono in corso interventi in via del Passo della Sentinella, a Fiumicino), dove il personale del Nucleo Sommozzatori con ulteriori 4 squadre in supporto ed il mezzo anfibio, stanno provvedendo al recupero di alcune persone rimaste intrappolate nelle loro abitazione a seguito di allagamenti. Attenzione anche sulla costa di Fregene sud, da tempo alle prese con gravi problemi di erosione. In alcuni tratti di Focene l’acqua è arrivata a ridosso del centro abitato mentre allagamenti sono segnalati nella zona del Passo della Sentinella, a Fiumara Grande, alla foce del Tevere.
A Fregene sono crollate in acqua diverse cabine e le strutture in muratura degli stabilimenti La nave e La vela.
Il vento, con punte fino a 92 chilometri orari, sta interessando la costa e a Fiumicino, tutti i pescherecci hanno riparato a monte del porto canale, a causa del forte moto ondoso del canale navigabile.
A Porto Pidocchio il mare ha portato via reti e danneggiato pesantemente le imbarcazioni, come è evidente dalla foto che segue.