I rilievi dopo la scoperta degli omicidi delle due cinesi
L'uomo è sotto interrogatorio: è accusato degli omicidi delle tre escort
C’è un fermato per gli omicidi seriali delle tre escort di Prati: è un 51enne romano di Primavalle. Si chiama Giandavide De Pau, un tempo legato un gruppo criminale della capitale. L’uomo ora è sotto interrogatorio nella Questura di Roma, mentre la stanza dove viveva, un bed & breakfast di via Milazzo, viene perquisita anche con l’aiuto degli esperti della Polizia Scientifica.
Il cinquantenne, con precedenti penali, un tempo vicino al clan di Michele Senese, è stato prelevato a Ottavia. Gli ultimi accertamenti da parte della Squadra Mobile sono ancora in corso. La posizione del fermato, infatti, sarà vagliata nelle prossime ore dalla procura.
L’uomo nel frattempo viene trattenuto negli uffici della Mobile dove è stato raggiunto dal magistrato che si sta occupando dell’indagine.
Ad inchiodarlo però ci sarebbero tre elementi: il frame di un filmato estrapolato da un sistema di videosorveglianza. Ma anche degli abiti con tracce di sangue. E la testimonianza di una escort – considerata ora la supertestimone dell’inchiesta – alla quale l’uomo avrebbe rivelato di aver ucciso tre donne. (leggi qui).
Se confermate le accuse l’uomo dovrà rispondere di triplice omicidio volontario, per la mattanza di giovedì mattina a Prati.
L’uomo avrebbe prima ucciso in via Durazzo la escort colombiana di 65 anni Martha Castano Torres e poi ucciso due lucciole cinesi in un palazzo di via Riboty, vicino a palazzo di giustizia.
«Ricordo di essere stato nella casa di via Riboty ma poi ho un black out, non ricordo più nulla» ha detto De Pau nel corso dell’interrogatorio in Questura.
L’uomo avrebbe ammesso di essere stato a casa delle cinesi ma che dopo avrebbe avuto un blackout out di due giorni durante i quali avrebbe vagato per la città con i vestiti ancora sporchi di sangue. Ha poi raccontato agli inquirenti di essere andato a casa della madre dove i poliziotti lo hanno rintracciato e bloccato.
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