Roma, il prefetto stoppa il Campidoglio su allacci ad abusivi delle case comunali

Roma, Prefettura di Roma chiede approfondimenti sulla direttiva di Gualtieri sul diritto alla residenza: "Non è uno stop ma una verifica sull'effettiva applicabilità"

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Roma: è stato istituito oggi un tavolo tecnico per verificare ulteriormente i termini dell’applicazione della norma introdotta dal Campidoglio, che prevede il diritto alla residenza e all’allaccio ai servizi per le persone fragili che occupano alloggi popolari e privati.

E’ stato il Prefetto di Roma, Bruno Frattasi, a richiederla, con ciò non imponendo uno stop alla direttiva firmata dal sindaco Gualtieri lo scorso 4 novembre, che prevede numerose deroghe all’articolo 5 del decreto Lupi, ma semplicemente chiedendo una nuova verifica. Polemiche per la decisone di Gualtieri di riconoscere la residenza a diverse categorie svantaggiate economicamente e socialmente, che si trovano in occupazione, invece non sono mancate dal centrodestra.

Roma, Prefettura di Roma chiede approfondimenti sulla direttiva di Gualtieri sul diritto alla residenza: “Non è uno stop ma una verifica sull’effettiva applicabilità”

La direttiva n. 1 del 2022 adottata dal Sindaco Roberto Gualtieri, riguardante le condizioni della residenza e la partecipazione alle procedure di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, è stato il tema centrale della riunione fiume di oggi presieduta dal Prefetto di Roma, Bruno Frattasi, alla presenza del Consigliere Alberto Stancanelli, capo di gabinetto del Sindaco di Roma Capitale, e dell’assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative, Andrea Tobia Zevi.

Nel corso dell’incontro quanto è principalmente emerso è l’esigenza avanzata dal Prefetto di Roma, di istituire un tavolo tecnico per approfondire i termini dell’applicabilità della norma, che sostanzialmente prevede il diritto alla residenza e all’allaccio ai servizi per le persone fragili che occupano alloggi popolari e privati, ma che secondo Bruno Frattasi, necessita di una ulteriore verifica.

La direttiva, firmata dal sindaco Roberto Gualtieri, lo scorso 4 novembre, prevede numerose deroghe all’articolo 5 del decreto Lupi consentendo il riconoscimento della residenza a diverse categorie svantaggiate economicamente e socialmente e che si trovano in occupazione.

Non si tratta come ha tenuto a precisare la nota di uno definitivo stop, ma di un passaggio ulteriore e forse anche prudente per definirne le linee guida, e che indubbiamente rallenterà l’applicazione di questa norma piuttosto contestata nelle ultime ore da più parti.

Le prime polemiche per la decisone di Gualtieri sono arrivate soprattuto dal centrodestra. E’ stato proprio il gruppo leghista del Campidoglio ad inviare oggi una nota al Ministro Piantedosi e al prefetto spiegando quali sono i punti deboli della direttiva, e in primis la “categoria troppo ampia e generalizzata dei cosiddetti ‘meritevoli di tutela”.

Su questo ed altri aspetti, la richiesta della Lega al Prefetto e al Ministro dell’Interno, è stata dunque di intervenire per un’attenta valutazione, e conseguente correzione, dello scritto licenziato dal sindaco Gualtieri, secondo il quale come dichiarato dal capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori: “I meritevoli sarebbero praticamente tutti gli occupanti abusivi. Costoro otterrebbero case, sanatoria e allacci ai servizi in barba alle norme fissate nel decreto “Lupi”.

La specifiche del provvedimento

Il provvedimento deciso da Gualtieri, segue la mozione votata dall’Assemblea Capitolina lo scorso giugno e le possibilità di deroga previste al DL 47/2014 in presenza di minorenni e meritevoli di tutela e a garanzia delle condizioni igienico-sanitarie.

Tale deroga, come specificato nella Direttiva, andrebbe considerata “nella fase transitoria che precede la ricollocazione”, per persone seguite dai servizi sociali e con particolari fragilità e vulnerabilità (disabili, minori, ultrasessantacinquenni), con un reddito inferiore a quello richiesto per accedere alle graduatorie ERP, ai richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e, infine, alle persone e ai nuclei familiari in condizione di precarietà abitativa tale, da mettere in discussione le condizioni igienico-sanitarie minime.

Dopo l’incontro che si è svolto in giornata odierna, il Comune e la Prefettura di Roma hanno però fatto sapere che è necessario approfondire alcuni profili applicativi della direttiva anche in relazione al quadro normativo vigente, in funzione di una sua successiva applicazione. Pertanto in funzione di queste ulteriori verifiche sarà istituito un tavolo tecnico.

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