Roma, in pieno giorno rubano un suv e sfondano la vetrina dell'ufficio postale per arrivare all'operatore del postamat: rapina fallita per l'arrivo dei Carabinieri
Roma: paura in via Canosa di Puglia ieri per l’assalto ad un ufficio postale avvenuto nel tardo pomeriggio. La rapina è stata tentata da due uomini a bordo di un suv che a tutta velocità hanno sfondato la vetrina della sede per arrivare al Postamat che proprio in quel momento veniva ricaricato dall’impiegato.
E’ caccia a due malviventi che ieri con un’automobile rubata hanno cercato di rapinare il Postamat dell’ufficio postale di via Canosa di Puglia nella zona di Torpignattara. La dinamica è quella di un colpo tentato senza scrupoli in un orario dove tanta era la gente ancora per le strade del quartiere rimasta sotto shock, e che in pochi minuti ha visto due uomini a bordo di un suv dirigersi a tutta velocità contro la vetrina della sede di Poste, per distruggerla.
Gli stessi rapinatori sarebbero poi usciti dal mezzo per cercare di introdursi all’interno dove erano ancora presenti gli impiegati in orario di chiusura, ed in particolare vicino ala vetrina sfondata l’operatore che proprio in quel momento sembra stesse ricaricando il postamat prima della chiusura definitiva dell’ufficio e l’uscita di tutto il personale.
Fortunatamente, l’operazione forse risultata più complicata del previsto e il contestuale arrivo delle forze dell’ordine hanno fatto si che i due malviventi rinunciassero a proseguire la rapina per fuggire su un motoveicolo.
All’arrivo degli uomini della radiomobile della Compagnia dei Carabinieri della Casilina i due si erano infatti già dileguati. Sul posto anche il nucleo investigativo per i rilievi che ora attraverso le immagini della videosorveglianza esterna potrà eseguire le verifiche e tentare i riconoscimento dei due soggetti.
Gravi i danni alla sede dell’ufficio postale, ma fortunatamente nonostante la brutalità di questa azione criminale avvenuta in pieno giorno, nessuno risulterebbe ferito. Le indagini sono in corso per chiarire anche se i due soggetti abbiano agito da soli o con dei complici che gli avevano lasciato la moto a portata di mano per scappare.
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