Fabrizio Gifuni - Instagram
Stasera 14 novembre, in onda la prima puntata di "Esterno Notte", la serie girata da Marco Bellocchio sul rapimento e l’omicidio di Aldo Moro
il 16 marzo 1978, con il voto di fiducia per il quarto Governo presieduto da Giulio Andreotti, per la prima volta dal 1947, il PCI avrebbe concorso direttamente alla maggioranza parlamentare che avrebbe sostenuto il nuovo esecutivo.
A realizzare quella manovra politica era stato Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, che nella stessa mattina venne rapito da militanti delle Brigate Rosse, durante un attacco terroristico in via Mario Fani a Roma, in cui vennero uccisi i cinque componenti della sua scorta. Moro venne ritrovato senza vita 55 giorni dopo nel bagagliaio di una Renault 4 rossa in via Michelangelo Caetani. La vicenda tra le più oscure e drammatiche della storia del nostro paese, in un racconto a puntate di Marco Bellocchio “Esterno Notte”.
Stasera in prima serata su Rai1, andrà in onda la prima delle tre puntate della serie Tv “Esterno Notte” sul rapimento e l’uccisione di Aldo Moro. Il film di Marco Bellocchio uscito a maggio di quest’anno con la straordinaria interpretazione di Fabrizio Gifuni nel ruolo del presidente della Democrazia Cristiana, già vincitore del David di Donatello al miglior attore non protagonista per Il capitale umano, arriva sul piccolo schermo sempre con la firma del grande regista per raccontare dal momento del rapimento, gli aspetti della vicenda che seguirono quelle ore drammatiche.
Nella puntata di stasera, dopo il primo film nel 2003 “Buongiorno Notte” in cui il punto di vista utilizzato da Bellocchio era quello di Chiara, la brigatista coinvolta nel rapimento di Aldo Moro, con l’utopia che fa i conti con i dubbi morali, in “Esterno Notte”, il racconto spazia all’esterno del covo dei brigatisti, partendo dalle prime notizie dell’agguato che raggiunsero la nazione con i mezzi di comunicazione di massa, dapprima attraverso l’edizione straordinaria del giornale radio del GR2 e del GR1 poi dalle redazione del Tg1, dove diretta fu Bruno Vespa a leggere l’agenzia a milioni di italiani sotto shock davanti alla TV.
Il primo giornalista radiofonico Cesare Palandri lo annuncio con queste parole alle 9,25: “Drammatica notizia che ha dell’incredibile e che, anche se non ha trovato finora una conferma ufficiale, purtroppo sembra sia vera: il presidente della Democrazia cristiana, l’on. Aldo Moro, è stato rapito poco fa a Roma da un commando di terroristi. L’inaudito, ripetiamo, incredibile episodio è avvenuto davanti all’abitazione del parlamentare nella zona della Camilluccia. La scorta era composta da cinque agenti: sarebbero tutti morti”.
In sei episodi suddivisi in tre puntate, l’analisi del regista di “Esterno Notte” punta stavolta a ricostruire la vicenda a partire dal rapimento messo in atto dai brigatisti, fino al brutale sacrificio dello statista, artefice del “compromesso storico” tra i comunisti a la Democrazia Cristiana.