Le strade killer sotto il faro di piazzale Clodio: il Codacons presenta 7 denunce

Nel mirino le sette strade più pericolose: dalla Cristoforo Colombo all'Olimpica passando per il lungomare di Ostia

incidente mortale roma

Le strade killer della capitale finiscono all’attenzione della Procura della Repubblica di Roma. Il Codacons ha presentato sette denunce a piazzale Clodio per altrettante strade a rischio, denunce nelle quali il Codacons chiede a magistratura e a Corte dei Conti di intervenire accertando l’eventuale responsabilità di Roma Capitale e del sindaco Roberto Gualtieri.

Nel mirino le sette strade più pericolose: dalla Cristoforo Colombo all’Olimpica passando per il lungomare di Ostia

Tra le arterie finite dinanzi la Procura troviamo via Cristoforo Colombo, via Laurentina, via Nomentana, via Tiburtina, via Cassia, via Olimpica e il lungomare di Ostia, strade tra le più pericolose di Roma dove ogni giorno si registrano incidenti che, purtroppo, provocano una scia di sangue sull’asfalto con morti e feriti tra automobilisti, motociclisti e pedoni.

Come Luca Valdiserri, il 18enne ucciso su un marciapiede della Cristofoto Colombo da una automobilista ubriaca (leggi qui). Una scia di sangue che si è aperta questa estate con l’investimento mortale a Ostia del filologo Luca Serianni (leggi qui).

Una situazione aggravata dallo stato di dissesto in cui versano tali strade e dalla carenza di controlli da parte delle forze dell’ordine che dovrebbero presidiare il territorio e garantire la sicurezza stradale.

Le pessime condizioni delle strade in tutto il territorio della capitale sono la conseguenza di un livello inadeguato di misure di controllo e manutenzione da parte delle istituzioni ed in particolare del comune di Roma e dei municipi“, scrive il Codacons negli esposti.

Appare necessario, opportuno e doveroso ribadire che il Comune ha l’obbligo ineludibile di garantire la sicurezza delle strade di sua spettanza“, si aggiunge

La libertà di circolazione ed il diritto alla sicurezza stradale imporrebbero un procedimento di accertamento delle responsabilità collegate ad eventi luttuosi o gravemente lesive dell’incolumità personale“.

Per tale motivo il Codacons ha chiesto alla Procura di Roma di aprire una indagine sul livello di sicurezza delle 7 strade, accertando eventuali responsabilità o omissioni da parte delle istituzioni, di Roma Capitale.

I reati ipotizzati

Ma anche di coloro che, seppur deputati ad attività di controllo e vigilanza, omettono di intervenire e svolgere i compiti istituzionalmente assegnatigli, alla luce dei possibili reati.

Il Codacons ne ipotizza una sfilza: lesioni colpose, concorso in lesioni colpose, concorso in omicidio, abuso di ufficio, omissione in atti d’ufficio, omesso controllo e vigilanza, strage, attentato alla sicurezza dei trasporti, danno all’ambiente urbano, interruzione di pubblico servizio, violenza privata e danni alla salute dei cittadini.

Alla Corte dei Conti del Lazio il Codacons ha chiesto invece di verificare l’effettiva utilizzazione dei fondi pubblici legati alla manutenzione stradale, al fine di fare chiarezza e trasparenza e quindi, colpire eventuali abusi che dovessero risultare perpetrati o sprechi di denaro pubblico a danno della collettività.

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