Proteste studenti al “Leonardo Da Vinci”: nasce il Comitato Genitori contro il trasferimento

Proteste all'Istituto Da Vinci. Montino: "Il Comune, ha fatto tutto quello che era nelle sua possibilità di ente che non ha competenza sugli istituti superiori"

La protesta degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Leonardo Da Vinci” di Maccarese, iniziata con lo sciopero dello scorso 3 novembre e proseguito il giorno successivo, contro la decisione di trasferire alcune classi presso l’istituto Baffi, non solo prosegue ma vede affianco ai ragazzi la massima partecipazione dei genitori, che si sono addirittura costituiti in Comitato per sostenerne la battaglia.

La decisione si apprende da una nota ufficiale arrivata nelle ultime ore proprio dai genitori degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Leonardo Da Vinci”.

Proteste all’Istituto Da Vinci. Montino: “Il Comune, ha fatto tutto quello che era nelle sua possibilità di ente che non ha competenza sugli istituti superiori”

Siamo i genitori degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Leonardo Da Vinci” di Maccarese e ci siamo costituiti in Comitato per sostenere la battaglia dei nostri ragazzi – dichiarano -. Più di 150 studenti sono stati all’improvviso trasferiti dalla sede centrale di Maccarese presso alcune aule dell’Istituto Baffi su viale di Porto e in alcune aule concesse dal Comune in via Reggiani. Su via Reggiani denunciamo l’assoluta inadeguatezza delle aule, così come per viale di Porto l’inadeguatezza dei trasporti, delle fermate, alcune criticità all’interno delle aule e la brutta accoglienza di alcuni studenti del Baffi verso gli studenti del Leonardo da Vinci. Su quest’ultimo punto vogliamo essere chiari: per nessun motivo confondiamo la maleducazione e il bullismo di pochi ragazzi con l’assoluta correttezza della maggioranza degli studenti del Baffi di cui abbiamo apprezzato le parole di solidarietà”.

Sui motivi di disagio e sul perché i ragazzi non vogliono stare lontani dalla scuola centrale avevano già detto tutto loro stessi (leggi qui) manifestando la volontà di stare nella scuola che hanno scelto insieme a tutti gli altri e hanno tutto il diritto di pretenderlo: “Per questo – aggiunge il Comitato – saremo al loro fianco, e ci sentiamo di fare alcune proposte. In primis quella di farli tornare alla sede centrale anche ripristinando un turno pomeridiano a settimana o in alternativa l’organizzazione di un giorno di didattica a distanza periodicamente per tutte le classi”

Nella lista delle proposte, anche la possibilità di un turno pomeridiano, da far durare durare fino a quando l’Amministrazione Comunale e l’Area Metropolitana Romana individueranno  procedure e risorse per posizionare in più breve tempo possibile moduli scolastici nell’area attigua alla sede centrale.

Tra i pochi e chiari punti condivisi tra genitori e studenti, anche la richiesta di avviamento delle procedure da parte di Comune e Area Metropolitana per costruire un polo liceale a Fiumicino ed un incontro immediato con il Sindaco del Comune di Fiumicino Esterino Montino e con il delegato all’edilizia scolastica dell’Area Metropolitana Romana Daniele Parrucci: “Noi genitori auspichiamo che fra Scuola, Comune e Area Metropolitana, Istituzioni che a vario titolo hanno tutte il compito di occuparsi della crescita formativa, culturale e del benessere dei giovani del Comune di Fiumicino, ci sia una reale collaborazione superando le attuali gravi diffidenze” concludono.

Instituto Da Vinci, Montino: “Accettare un numero così alto di iscrizioni, prevedendo già i doppi turni è stata una decisione sbagliata”

In attesa di una risposta alle richieste del Comitato genitori, venerdì scorso il Sindaco Esterino Montino si era già espresso in merito alle questioni del Da Vinci: “La situazione di forte disagio che stanno vivendo le ragazze e i ragazzi del Da Vinci, costretti ad andare in un altro plesso ha delle responsabilità precise. Dispiace dover apprendere di alcuni episodi di atteggiamenti sbagliati da parte di alcuni ragazzi del Baffi. Su questi atti – ha proseguito Montinoaccolgo con favore la lettera della dirigente del Baffi e le precisazioni fatte. Ha ragione la professoressa Bernard, che ringrazio ancora per la disponibilità manifestata in queste settimane: in una scuola non ci sono tribunali, ma percorsi di recupero di comportamenti che possono avere conseguenze gravi”.

Ha voluto poi rassicurare le ragazze e i ragazzi di entrambi gli istituti su quella che sarebbe l’obiettivo è una convivenza: “La questione della carenza di aule, da cui deriva la situazione di oggi, non è certo nuova. L’amministrazione comunale, pur non essendo direttamente competente per le scuole superiori, si è sempre fatta carico di trovare soluzioni per il bene di tutti i nostri ragazzi, oltre che di promuovere la realizzazione di un nuovo liceo. Ma in tanti anni una cosa del genere non era mai successa”.

Tutto questo nella nota del sindaco, sarebbe sostanzialmente il frutto di una gestione scellerata al Da Vinci, e cioè quella di accettare un numero così alto di iscrizioni, per di più prevedendo già i doppi turni, con la consapevolezza della carenza delle aule, e senza la certezza di una soluzione almeno temporanea: “E’ stata una decisione sbagliata di cui la dirigente dell’Istituto deve rendere conto – ha proseguito Montino -. Il Comune, di concerto con la Città metropolitana, ha fatto tutto quello che era nelle sua possibilità di ente che non ha competenza sugli istituti superiori: dalla ricerca di nuovi spazi agli adeguamenti del TPL agli interventi per la messa in sicurezza della banchina. E la Città Metropolitana stessa sta lavorando per una soluzione strutturale del problema e cioè un nuovo liceo a Fiumicino”.

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Protesta al liceo Da Vinci di Maccarese, gli studenti non entrano in classe