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Ostia, ascensore guasto da più di un mese: 93enne bisognosa di cure bloccata in casa

Le gravi difficoltà vissute dalla signora Selis evidenziano come un guasto tecnico irrisolto ad un ascensore possa trasformarsi in un vero calvario personale

Ostia: questa è la storia assolutamente negativa di uno dei tanti disservizi che i cittadini lidensi si trovano a vivere loro malgrado in questo tormentato 2022.

Le gravi difficoltà vissute dalla signora Selis evidenziano come un guasto tecnico irrisolto ad un ascensore possa trasformarsi in un vero calvario personale

Vi raccontiamo le gravi difficoltà vissute dalla signora Selis, 93 anni, che abita in una palazzina Ater in Piazza Marco Vipsanio Agrippa 7, ad Ostia ponente.

Ebbene, come spiegatoci dalla figlia, Angela: “Mia madre vive da oltre un mese un vero e proprio esilio, degli ‘arresti domiciliari’ camuffati, pur senza aver commesso mai nessun reato, per colpa del fatto che l’ascensore della sua palazzina è guasto”.

“Si tratta – prosegue – di un grave danno per tutto il palazzo, non solo per mia mamma, che pure è disabile e pesa molto e per questo ha urgente bisogno di andare al Sant’Agostino a ricevere delle cure mediche dal suo dottore per le gambe. Ma essendo questa la situazione, non può farlo e dallo scorso settembre è letteralmente chiusa in casa, isolata. Mi domando da dove debba arrivare questo fantomatico pezzo di ricambio, da quale pianeta, non si vede più, siamo sconfortati”.

“Mi sembra assurdo, spiega Angela, che molti mi suggeriscano di fare spallucce e pagare perché il medico venga a casa da mia mamma ad accudirla, così è troppo facile, troppo sbrigativo. Quell’ascensore, a cui la ditta ha ammesso, dopo averlo visto, che manca un pezzo deve semplicemnte funzionare, è vitale, non si può risolvere tutto solo pagando altri soldi per un servizio basilare, dovuto”.

“Ci sono in tutto il condominio dove vive mamma anche altre persone che sono anziane e non stanno bene, che soffrono a stare segregate in casa perché sono malate e non hanno la forza di fare le scale e questa situazione viene gestita malissimo dall’Ater, proprietaria del palazzo, con risposte laconiche e continui rinvii, e lo stesso fa la ditta che attua la manutenzione dell’ascensore”.

“Trovo scandalosa questa situazione, oltretutto  nello stabile dove vive mia madre ci sono molte vetrate rotte e quindi piove all’interno fortissimo da qualche giorno, con acquazzoni in tutta Ostia (leggi qui). Tutte le scale e l’androne sono spessissimo sdrucciolevoli e rischiano di scivolare e farsi male in tanti”.

“Insomma – conclude la figlia di Selis – anche usare le scale per mia madre non è possibile, sarebbe ancora più pericoloso, ma l’ascensore c’è ed è nostro diritto utilizzarlo al più presto o la sua salute peggiorerà”.

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