Gli studenti del liceo Da Vinci protestano: «No, non ci sta bene» dicono e non entrano in classe
Gli studenti del liceo Da Vinci di Maccarese questa mattina, giovedì 3 novembre, si sono radunati all’esterno della scuola per protestare contro la decisione di trasferire alcune classi presso l’istituto Paolo Baffi di Viale di Porto. La soluzione, trovata da tutte le istituzioni interessate, non convince genitori e studenti che lamentano scarsa sicurezza delle aule e trasporti insufficienti.
Questa mattina, giovedì 3 novembre, alcuni studenti del Liceo Leonardo Da Vinci di Maccarese non sono entrati in classe e si sono radunati all’esterno della scuola per protestare contro la decisione di trasferire alcune classi presso l’istituto Paolo Baffi di Viale di Porto.
Lo spostamento riguarda otto classi più una nona riservata ai professori, sistemate in tempi record per risolvere, almeno per il momento, l’annosa questione della mancanza di aule che aveva costretto i ragazzi del Liceo Da Vinci a fare i doppi turni.
Una soluzione tampone trovata tra tutte le istituzioni interessate, Comune di Fiumicino, Istituti Paolo Baffi e Da Vinci e Città Metropolitana per evitare ai ragazzi di continuare con i doppi turni, partiti già da settembre.
La soluzione però non convince gli studenti che lamentano scarsa sicurezza delle aule e trasporti insufficienti. Per questo, accompagnati dai loro genitori, questa mattina hanno protestato davanti la sede centrale e chiesto un incontro con la dirigente scolastica che li ha ricevuti.
«No, non ci sta bene! Questa è ciò che pensiamo rispetto la condizione che stiamo vivendo come studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci” – denunciano gli studenti del Da Vinci trasferiti – sono iniziati dei doppi turni e poi pochi giorni fa è arrivata la notizia che nella giornata del 2 novembre 2022 otto classi sarebbero state trasferite nel vecchio plesso scolastico dell’Istituto Paolo Baffi.
«Si sapeva da anni che la nostra scuola era insufficiente ad accogliere nuovi studenti, ma non ci spieghiamo per quali motivi le Istituzioni competenti non abbiamo posto rimedio a questa situazione, prevenendo questa situazione e magari anche mettendo in cantiere la costruzione di una nuova scuola.»
«In breve, questo è ciò che abbiamo trovato nel primo giorno: comportamenti incivili e irrispettosi, ai limiti del bullismo, fatti di parolacce, sputi e insulti verso i ragazzi e soprattutto le ragazze da parte degli studenti del Baffi con il silenzio dei loro professori. Scarsa sicurezza delle aule, ad esempio con la distribuzione di banchi che rendono pericolose le postazioni vicino alle finestre. Interruzione della didattica in molte materie causata dall’assenza dei vari professori impossibilitati a raggiungere, per vari motivi, il plesso di viale di Porto. Addirittura, si parla di professori che dopo anni lasceranno le classi definitivamente. Trasporti insufficienti per chi arriva da Passoscuro, Ladispoli, Parco Leonardo e assolutamente precari per chi deve rientrare a Fiumicino. Gli studenti hanno aspettato per un’ora e mezza che passasse un autobus non già al completo.»
A seguire gli studenti anche la consigliera del comune di Fiumicino Federica Poggio che ha commentato: «Sono 10 anni che ascoltiamo annunci del Comune di Fiumicino e della Città Metropolitana. Il risultato però è sotto gli occhi di tutti: ragazzi costretti a fare doppi turni o studiare in classi in miniatura e istituti che devono dividersi le poche aule a disposizione con disagi a non finire. Oggi siamo arrivati al paradosso di una protesta degli stessi studenti per far emergere questa situazione surreale.»
«I ragazzi di Via Reggiani non entreranno nei prossimi giorni perché ritengono che la classe non sia idonea per 15 studenti – conclude – ho chiesto alla commissione comunale competente che si vada a fare un sopralluogo per verificarne le misure.»
«Ho incontrato una delegazione dei ragazzi e due rappresentanti di Istituto, ho ascoltato le loro preoccupazioni e ho inteso rassicurare tutte le famiglie – ha spiegato la dirigente dell’Istituto professoressa Daniela Gargiulo – c’è stata una iniziale difficoltà di convivenza con i ragazzi del Baffi, io mi sono immediatamente recata sul posto e ho interessato i referenti di plesso. L’alunno in questione è stato individuato e sanzionato, ma si tratta di un singolo episodio. Sia io che la collega del baffi avremo un’attenzione estrema e cercheremo di far interagire le due utenze. Sull’idoneità delle aule ho tenuto a rassicurare tutti. Si tratta di un edificio scolastico con aule a norma, è una scuola, anche se delocalizzata gli spazi sono assolutamente idonei ad accogliere i ragazzi.»
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