Patente con il riconoscimento biometrico facciale: si parte

Riconoscimento biometrico facciale: la tecnologia entra in funzione da domani presso la Motorizzazione Civile di Roma sud. Ecco come funziona e chi la tutela

Roma: domani venerdì 4 novembre parte ufficialmente il sistema di riconoscimento biometrico facciale dei candidati all’esame teorico per la patente di guida.

Entrerà in funzione presso la Motorizzazione Civile di Roma sud dopo una prima fase di tipo sperimentale che doveva arrivare alla piena operatività del sistema altamente tecnologico con la prima seduta di esame programmata dagli uffici ministeriali, cioè domani secondo quanto stabilito dal decreto del MIMS del 27 ottobre 2021.

Riconoscimento biometrico facciale: la tecnologia entra in funzione da domani presso la Motorizzazione Civile di Roma sud. Ecco come funziona e chi la tutela

Da domani l’esame di guida presso la Motorizzazione Civile di Roma, si farà con qualcosa in più, la garanzia del riconoscimento facciale che può identificare i volti umani in immagini o video.

Un incredibile passo avanti nella società, che parte dalla possibilità di stabilire se il volto in due immagini appartiene alla stessa persona registrata in precedenza e dunque snellire l’iter di riconoscimento del soggetto, nonché avere la certezza che a svolgere l’esame sia realmente il candidato indicato nel sistema informatico.

Il sistema di riconoscimento biometrico facciale verrà presentato presso la Motorizzazione Civile di Roma Sud, in via del Fosso di Acqua Acetosa Ostiense 9, esattamente in concomitanza con la prima giornata di esami con il nuovo sistema.

A parteciperanno il direttore generale della DGT Centro, ingegner Fausto Fedele, il dirigente della Motorizzazione Lazio, Paolo Levato, e il presidente della confederazione delle autoscuole italiane, la Confarca, Paolo Colangelo.

Il riconoscimento facciale

Il riconoscimento facciale è oggi sempre più utilizzato non solo per scopi di sicurezza ma anche in molti altri ambiti della nostra vita quotidiana, anche a fini puremente commerciali.

Sono diverse le tecniche utilizzate per il riconoscimento facciale anch’esse diverso a seconda delle necessità di utilizzo. C’è quello generalizzato e quello regionale adattativo ma il principio è sempre quello del riconoscimento attraverso diversi punti nodali di un volto.

I valori misurati rispetto alla variabile associata ai punti del volto di una persona, aiutano ad identificare o verificare la persona in modo univoco. Con questa tecnica, le applicazioni possono utilizzare i dati acquisiti dai volti e possono identificare accuratamente e rapidamente gli individui interessati.

Certamente il riconoscimento facciale rispetto ad altre tecniche biometriche, ha dei vantaggi. in primis il fatto che le immagini del volto possono essere catturate a distanza e quindi analizzate senza mai dover richiedere alcuna interazione con la persona interessata.

Per chi avesse paura che con la partenza da domani dell’applicazione di questa tecnologia, per l’esame della patente di guida, scatteranno i controlli senza limiti in ogni circostanza pubblica, niente paura: esiste già da tempo il GDPR – Regolamento UE 2016/679 che risulta essere il più grande ed importante argine normativo a quel “fiume in piena” rappresentato dall’uso del riconoscimento facciale e dall’uso della biometria massiva in generale.

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