Ostia, i fatti della scuola Segurana: la versione dell’indagato

Violenza alla Segurana, il 30enne indagato fornisce la sua versione di quanto sarebbe accaduto quella notte: "Alle 8,00 ero nel mio appartamento e non alla scuola"

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Ostia: il nordafricano di 30 anni denunciato dalla Polizia per una presunta violenza sessuale, che sarebbe avvenuta nella notte tra martedì 25 e mercoledì 26 ottobre a Ostia nei locali della ex mensa della Scuola Segurana, si difende dalle accuse scrivendo alla nostra redazione la sua versione dei fatti.

Violenza alla Segurana, il 30enne indagato fornisce la sua versione di quanto sarebbe accaduto quella notte: “Alle 8,00 ero nel mio appartamento e non alla scuola”

“Nessuno avrebbe violentato nessuno altrimenti non sarei qui a scrivervi”. Con queste parole inizia la lettera del 30enne attualmente denunciato della violenza di una 14enne che sarebbe accaduta nella notte tra martedì 25 e mercoledì 26 ottobre nei locali della ex mensa della scuola elementare Segurana di Ostia in Piazza Bottero.

Secondo la prima ricostruzione, la 14enne, avrebbe incontrato tre amici 20enni ad Acilia, per poi darsi appuntamento a Ostia. A tarda ora vista l’assenza di mezzi pubblici, i ragazzi avrebbero deciso di trovare un posto dove dormire tutti insieme, per poi ripartire il giorno seguente verso la Capitale, e la soluzione per la notte come spiegato in questo articolo (leggi qui), sarebbe stata quella dei locali della ex mensa della scuola Segurana di cui il 30enne aveva le chiavi.

Molto diversa la versione dei gravi fatti per i quali è ora indagato, fornita da quest’ultimo:

Non ho fatto nessuna proposta di venire da me – ha dichiarato l’uomo -, tant’è che tramite le telecamere si evince che la bambina è stato soccorsa all’una e mezzo di notte e alle 3:30 circa sono stati mandati via. Chi ha denunciato poi non è stata lei ma il ragazzo“.

A queste precisazioni poi il 30enne ha anche aggiunto che alle 8,00 del mattino si trovava a nel suo appartamento e non alla scuola: “Ho ricevuto la chiamata che era stata violentata, e mentre mi accingevo a raggiungerla perché ragazza molto problematica e amica di famiglia, venni raggiunto dalle forze dell’ordine. Alle 18.30 – ha proseguito il 30ennedopo i rilievi della scientifica, gli esami sulla ragazza e la visione delle telecamere interne ed esterne, sono stato mandato via. Se nelle telecamere o nei riscontri dell’ospedale ci fosse stato qualcosa non sarei qui a scrivervi” ha concluso l’uomo.

L’indagato è attualmente denunciato per violenza sessuale e il suo fascicolo è nelle mani della pm Claudia Alberti del pool anti-violenza della Procura di Roma.

Intanto la scuola, cessata la convenzione con l’associazione di protezione civile che aveva in affidamento i locali della ex mensa, ha ritirato le chiavi dei locali che restano nella totale disponibilità dell’istituto.

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