Sequestrati 110 chili di cibi scaduti in un minimarket di Roma

Sequestrati 110 chili di cibi scaduti: 6mila euro di multa al titolare

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Foto di repertorio

La Polizia ha trovato e sequestrato circa 110 chili di cibi scaduti, tra cui alcuni prodotti velocemente deperibili. Nel quartiere Magliana a Roma, gli agenti hanno svolto un servizio straordinario dedicato al controllo del territorio, alla prevenzione dei reati predatori e alla verifica sugli esercizi commerciali. Controllate 130 persone e 4 locali. Il servizio, coordinato dal personale del XI Distretto di P.S. San Paolo, è stato effettuato con la collaborazione di alcuni equipaggi del Reparto Prevenzione e Crimine Lazio e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

Sequestrati 110 chili di cibi scaduti: 6mila euro di multa al titolare

I cibi scaduti sono stati immediatamente distrutti, di concerto con la ASL competente. All’interno dell’esercizio commerciale era presente un dipendente non in regola con le norme sull’impiego al lavoro. Al titolare del minimarket sono state contestate sanzioni amministrative per circa 6 mila euro. Al termine degli accertamenti, viste anche le scarse condizioni igienico-sanitarie dei locali, è stato interessato il competente ufficio dell’ASL per i provvedimenti di specifica competenza.

Il precedente nei minimarket tra il quartiere Appio e Marconi

Due settimane fa, gli agenti del Nad (Nucleo Ambiente Decoro) della Polizia Locale di Roma Capitale avevano riscontrato gravi violazioni delle norme sulla sicurezza alimentare all’interno di tre minimarket tra il quartiere Appio e Marconi. Nel corso dei controlli sono state elevate multe, complessivamente, per un totale di 12 mila euro oltre al sequestro di oltre un quintale e mezzo di cibo scaduto, tra cui pasta, marmellate, merendine, riso, caffè, biscotti, birra e diversi prodotti destinati all’infanzia.

In altri esercizi commerciali in zona Montesacro, i caschi bianchi del III° Gruppo Nomentano hanno accertato molte irregolarità. In particolare, la mancanza delle indicazioni obbligatorie in etichetta sulla provenienza e tracciabilità delle merci alimentari messe in vendita. Per uno dei locali ispezionati è stato richiesto anche l’intervento della Asl competente per l’accertamento delle condizioni igieniche degli ambienti e degli articoli posti in vendita.

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