Polemica sulla foto scattata dall'agente della Polizia Locale. SULPL e UGL-PL: "L'atteggiamento del giovane collega, in linea con lo spirito di servizio. Al Corpo manca altro"
Le criticità strutturali e gestionali della Polizia Locale di Roma Capitale, sono esplose nelle ultime ore in tutta la loro evidenza su una nota testata giornalistica. In un articolo dove il Corpo di Polizia viene definito letteralmente “distrutto”, anche un’intervista amara dell’ex Comandante Antonio Di Maggio.
Alla disamina effettuata dalla testata, nelle stesse ore viene associato in modo impietoso un video social, dove un agente in versione fotografo, in un gesto di cortesia scatta una foto ad una turista con alle spalle il Colosseo. L’ignaro agente viene ripreso su Tik Tok e le imagini scatenato le reazioni più varie della gente, e purtroppo anche il “no comment” del Comando del Corpo. Sull’articolo così come sul gesto di cortesia dell’agente in servizio mal interpretato, sono intervenuti i sindacati di polizia Locale, il segretario romano SULPL e il Coordinamento UGL-PL.
Nelle ultime ore, su uno dei canali social più frequentati, vetrina del lancio di ortaggi per eccellenza, sta facendo il pieno di visualizzazioni il video fatto ad un agente della Polizia Locale di Roma Capitale che in versione fotografo, scatta una foto a richiesta ad una turista nei pressi del Colosseo. Il gesto dell’operante che accontenta con gentilezza la donna, si è trasformato in “pietra dello scandalo” del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale.
A fronte di ben altri problemi vissuti dal Corpo di Polizia e da tempo segnalati, su questa ennesima gogna pubblica che ha scatenato i commenti più vari, è intervenuto il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), per voce del Segretario Romano Aggiunto Marco Milani, che nella nota ha espresso un commento anche sull’articolo che descrive purtroppo in modo piuttosto preciso e puntuale la situazione attuale del Corpo:
“Questo Sindacato denuncia da tempo le criticità strutturali e gestionali del Corpo di Polizia, locale. La cronica carenza di personale, la mancanza assoluta di un indirizzo politico ed una gestione quantomeno bizzarra delle risorse umane a disposizione sono esplose in tutta la loro evidenza a mezzo stampa – ha dichiarato Marco Milani -. Questo paradossalmente potrebbe rivelarsi un bene, qualora al Campidoglio si decidessero a trovare soluzioni, a partire da un nuovo concorso. Quanto invece appare ingeneroso – ha aggiunto – è accostare l’immagine di tali inefficienze, ad un agente che, in quelli che sono divenuti veri e propri servizi di piantonamento al Colosseo, scatta una foto, peraltro richiesta, ad una turista“.
Sull’episodio dell’agente, nella nota di SULPL, si sottolinea che l’accoglienza in una città turistica ed il suo biglietto da visita passa anche per questo, e cioè prestare attenzione alle esigenze, ove lecite, dei visitatori.
“Il problema semmai, come piú volte denunciato da questo sindacato, è cosa ci faccia personale di gruppi speciali nati per contrastare le miriadi di mini favelas, discariche ed insediamenti abusivi, che pure purtroppo a Roma non mancano, impiegato in “effetto vetrina“. Da voce autorevole – prosegue Milani – il Corpo viene definito “distrutto” ma nonostante la spaventosa carenza organica di oltre 3mila persone, in fondo siamo più o meno gli stessi della precedente gestione e forse è il caso che Gualtieri inizi a farsi qualche domanda“.
Secondo il Coordinamento romano UGL-PL: “L’atteggiamento del giovane collega è in linea con lo spirito di servizio voluto dal Comando – ha dichiarato Sergio Fabrizi -. Basti andare a sfogliare il calendario del Corpo 2022, mal digerito dai colleghi, dove l’immagine che traspare è quella del vigile dog-sitter e del vigile compagnone con bambini ed anziani ma nessuna foto attinente ad una delle cinquanta e più funzioni di competenza“.
Nella nota a commento dell’articolo anche UGL-PL, non perde occasione poi per sottolineare una serie di disservizi, tra cui l’acquisto di 250 nuove Panda dove non si entra in tre per i servizi serali e notturni, e la scadenza della convenzione con i sanitari della Polizia di Stato per le visite di idoneità all’arma che ha disarmato, di fatto, decine di agenti:
“Dallo stesso Comandante poi – prosegue Fabrizi – l’idea del reparto ciclisti e “dronisti” con bici e droni poi regolarmente accatastati nei magazzini; nonché la decisione dell’informatizzazione operativa attraverso appalti di fornitura di smartphone spara-multe (non assistiti però da altrettante stampanti così che uno digita e due guardano) e di tablet, ancora insufficienti e con diverse criticità funzionali, per i rilievi degli incidenti. Il Regolamento del Corpo inoltre, continua ad essere stracciato abolendo reparti operativi, invece previsti e indebolendo la centralità, garantita dallo stesso Regolamento e dallo Statuto Comunale, dei Gruppi Municipali tagliando risorse.
È emblematico il caso del I Gruppo Centro Storico: “Qui negli ultimi due anni, sono stati autorizzati oltre 50 trasferimenti ai Gruppi speciali e, per la prima volta, affidata la reggenza “ad interim, come se fosse un’entità corollaria e non principale della Città – conclude il coordinatore Ugl”.
Dopo l’emergenza Covid che ha visti gli agenti apprezzati in prima linea sul rispetto delle regole governative, gli stessi sono passati a funzioni di steward dei monumenti cittadini con effetto vetrina: “Non c’è più programmazione operativa verso le emergenze di sicurezza che vanno dal controllo stradale con etilometri e velox mentre si continuano, purtroppo, a registrare vittime sulla strada; ai presidi reali nelle zone critiche come le stazioni ferroviarie, i campi nomadi ed i “mercatini” a cielo aperto. Questo manca al Corpo e non certo una nuova polemica su una foto rubata – conclude Ivano Ardovini Coordinatore Ugl Autonomie di Roma“.
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