Nettuno, danno fuoco a un garage. Terrore per una famiglia

Il garage ora inagibile. Qualcuno ha forzato l'ingresso e appiccato le fiamme all'auto parcheggiata all'interno

Foto di archivio

Hanno scardinato la serranda di un garage e poi dato alle fiamme l’auto parcheggiata all’interno. Paura la notte tra domenica 16 e lunedì 17 a Nettuno, dove qualcuno ha messo a rischio una coppia e 4 bambini. Del caso ora si stanno occupando i carabinieri di Anzio e Nettuno, su delega dell’autorità giudiziaria.

Il garage ora inagibile. Qualcuno ha forzato l’ingresso e appiccato le fiamme all’auto parcheggiata all’interno

La padrona di casa ha parlato di attentato. L’allarme è scattato intorno alle 23 di domenica. I bambini erano già a letto. Il fumo acre è salito dal garage ai piani sovrastanti. Quando sono arrivati i vigili del fuoco l’auto, una Punto della proprietaria dell’abitazione, era già andata completamente distrutta. Il garage invece è stato dichiarato inagibile.

I carabinieri indagano per incendio doloso. E’ stato escluso, infatti, che le fiamme si siano potute scatenare accidentalmente dall’auto.

Qualcuno, infatti, per entrare all’interno ed appiccare le fiamme ha scardinato la porta d’ingresso del garage, trovata dagli investigatori divelta.

Nella casa presa di mira, in via Lago di Varo, vivono oltre alla proprietaria e i quattro figli il nuovo compagno di lei.

Lo considero un attentato – si è sfogata la donna con gli investigatori – Qualcuno ha messo persino a rischio la vita dei miei bambini”.

Per ora si esclude un’azione legata alla micro criminalità e peggio ancora alla criminalità organizzata.

Del caso si sta occupando l’autorità giudiziaria. Si scava anche su questioni familiari o di vicinato. Per ora, però, il caso resta avvolto nel buio.

Si indaga pure sugli spari

Continuano intanto altri due filoni di indagini per altrettanti episodi misteriosi che si sono verificati in città.

L’8 ottobre  – a dieci giorni dall’agguato fallito ai figli di un ex boss – sono stati trovati sei bossoli di una calibro 9×21 in prossimità di due cancelli che portano a delle palazzine in via Livatino (leggi qui). 

A segnalarli agli agenti di polizia gli abitanti della via che durante la notte avevano sentito dei colpi di arma da fuoco.

Della denuncia del primo attentato contro i due fratelli, invece, non sono state trovati tracce degli spari.

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