Wushu Kung Fu, incetta di medaglie per la Golden Dragon Gym di Dragona: "Un'emozione unica". Ci sono sei ori
Incetta di medaglie per la Golden Dragon Gym del maestro Marco Galiè nel settimo Campionato baltico Open Wushu che si è disputato a Riga in Lettonia. La prestigiosa competizione internazionale 7th BALTIC OPEN WUSHU CHAMPIONSHIP è stata organizzata dalla Baltic Wushu Federation ed hanno preso parte atleti di 13 nazioni, compresa l’Italia.
La competizione si è svolta in due giorni, con un’organizzazione impeccabile, gestita da giudici internazionali di alto livello e da uno staff estremamente organizzato, rispettando le basilari caratteristiche degli eventi internazionali più importanti. Gli atleti della Golden Dragon Gym di Dragona hanno gareggiato nelle specialità del Kung fu tradizionale e nel Wushu Sanda dominando la competizione e portando a casa 17 medaglie.
I sette ragazzi di Dragona hanno portato a casa 17 medaglie: 6 ori, 7 argenti e 4 bronzi superando ogni più rosea aspettativa. Un successo straordinario che il Maestro Marco Galiè che commenta così: “E’ stata un’emozione unica, devo dire bravi a questi ragazzi che hanno dato il massimo e forse hanno raccolto meno di quanto avrebbero meritato. Forse un paio di argenti potevano essere due ori, ma va benissimo così”.
Ecco i noi degli atleti che hanno portato a casa 17 medaglie.
E’ stata l’ennesima grande esperienza per gli allievi del Maestro Marco Galiè. L’avventura in Lettonia ha arricchito il loro percorso di crescita marziale e sportiva: una evoluzione vera e propria che, come il Wushu stesso, non ha mai fine, in ogni contesto e ad ogni livello. Partire all’estero, potersi confrontare con atleti di alto livello e di diverse culture, stringere nuove amicizie, sono tutti elementi che costituiscono, “cibo per la mente” e fanno diventare uomini più forti.
Il termine Wushu, letteralmente tradotto dal cinese significa “Arte Marziale”, è nato in Cina ed è considerato l’antesignano di tutte le Arti Marziali. Il Wushu si è sviluppato per millenni, facendo parte integrante di diverse religioni e culture cinesi, non prevedendo solamente una preparazione fisica ma trovando nel Wushu una capacità psicologica per il rafforzamento dei propri pensieri, della propria vitalità oltre che della propria salute. Per questo lungo periodo di tempo è stato adottato anche come mezzo, arte di difesa – offesa sia nei campi di battaglia sia contro nemici individuali.
Nella Repubblica Popolare Cinese il wushu è materia di insegnamento scolastico; Gli insegnanti si laureano nelle università cinesi – specializzazione Wushu. Il valore atletico del Wushu dei nostri giorni si ritrova nell’educazione e nell’affinamento dei movimenti che devono risultare comunque fluidi, morbidi, eleganti nella loro veloce e spesso complessa successione di gesti, movimenti nei quali la centralità e l’equilibrio del corpo è fondamentale.
Dopo il successo di immagine che il Wushu ebbe partecipando, quale disciplina dimostrativa orientale, ai Giochi Olimpici di Berlino del 1936 gradualmente si è modificato tecnicamente adattandosi alle esigenze competitive dell’occidente diventando un interessante sport internazionale e ponendo le premesse per diventare uno sport olimpico.
Attualmente la I.Wu.F. conta 86 Federazioni Nazionali affiliate che rappresentano i cinque continenti e si stima che i praticanti del Wushu nel mondo siano vicino ai 10 milioni, considerando che nella sola Cina vi sono oltre 12.000 scuole di wushu.
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