Fiumicino, no al porto crocieristico nell’area del Vecchio Faro: 1600 firme per il Sindaco

Il comitato Tavoli del Porto chiede a breve un confronto col sindaco Montino e vuole presentare la raccolta firme e le controproposte per impedire la riconversione in polo croceristico dell'area del Vecchio Faro

Fiumicino: oltre 1600 firme pronte per essere consegnate al sindaco della cittadina aeroportuale Esterino Montino, dopo una raccolta diversi mesi, dove il comitato Tavoli del Porto ribadisce una volta di più la loro ferma volontà di dire no al porto crocieristico.

Il comitato Tavoli del Porto chiede a breve un confronto col sindaco Montino e vuole presentare la raccolta firme e le controproposte per impedire la riconversione in polo croceristico dell’area del Vecchio Faro

“Noi – spiega il portavoce del Comitato David Di Bianco, sentito in esclusiva quest’oggi, 18 ottobre, da canaledieci.it – combattiamo almeno da tre anni or sono questa battaglia e mai il Sindaco ci ha ricevuto per un momento di confronto, per ascoltare le nostre controproposte alla costruzione di un’area crocieristica che danneggerebbe l’area del Vecchio Faro, eppure è evidentemente un progetto che stravolgerebbe la zona, molto molto impattante a livello ambientale. Circa 4 giorni fa, il 14 ottobre, abbiamo ufficialmente  chiesto al comune di Fiumicino una data per poter incontrare il sindaco e potergli consegnare le firme raccolte. Adesso non dipende più da noi, siamo in attesa di una sua risposta per essere ricevuti e per ora non è arrivata, speriamo di poterci incontrare il prima possibile, perché questo è un problema molto sentito da tutti i cittadini, fiumicinesi e non solo. Consideri che le firme superano le 1600 unità e sono in costante aumento e i “no” dei cittadini arrivano non solo da Fiumicino ma da tutte le zone limitrofe, anche da Ostia e da tutto il comune aeroportuale”.

Fiumicino, no al porto crocieristico nell’area del Vecchio Faro: 1600 firme per il Sindaco 1

“Quello che proponiamo – spiega il portavoce – è di lasciare libera da infrastrutture l’area dal vecchio faro, riqualificandola con fondi del PNRR. Per dotare Fiumicino di una infrastruttura diportistica proponiamo di realizzare una darsena per fini turistici all’interno del nuovo porto commerciale che sta per sorgere, ad opera dell’Autorità Portuale, a Fiumicino nord, a ridosso del porto Canale.

Questo è un porto necessario, a dimostrazione che non abbiamo un approccio ideologico, per mettere in sicurezza la flotta peschereccia e gli operatori marittimi delle forze dell’ordine e dei mezzi di soccorso a mare.

Tuttavia anche questo è un progetto imponente con una estensione importantissima, di oltre un chilometro e mezzo di estensione e andrebbe da dove è ora il ristorante Bastianelli e fino a lambire Focene. Visto che l’attuale presidente dell’AP Musolino, ha dichiarato che intende rinunciare al molo crocieristico, si potrebbe collocare qui una darsena per le imbarcazioni da diporto e i grandi yacht che possa garantire un indotto economico reale per il territorio. Non a caso il Comune ha chiesto di delocalizzare in questo porto i cantieri attualmente situati in darsena”

E quindi sarebbe molto meglio riqualificare il faro, per rendere l’area disponibile per un tipo di turismo più lento, fare ristorantini e permettere al cittadino di godere di un’area salubre e del mare, anziché intossicarlo con i fumi di scarico del combustibile delle navi da crociera, che sono tra i più inquinanti di sempre, è risaputo. Oltretutto esiste una problematica tecnica per l’attracco dei fondali al vecchio faro, non sono abbastanza profondi per quel tipo di navi dovrebbero essere di almeno 13 metri di profondità, e questo il comune dovrebbe saperlo da tempo”.

Alla precisa domanda del perché il comune di Fiumicino in questi tre anni abbia sempre evitato il confronto con  il comitato, il portavoce risponde: “Non lo so, posso solo immaginare, visto che mai qualcuno del comune ci ha dato al riguardo una risposta ufficiale, che il progetto della Royal Caribbean del porto crocieristico al Vecchio faro sia una questione complessa e divisiva, che ha spaccato il mondo politico e quindi il Sindaco potrebbe essere in difficoltà tra chi è pro e chi è contro, ma ora è il  momento del confronto anche perché mai è stato spiegato quando il progetto dovrebbe partire davvero e noi siamo in ansia da diverso tempo, quest’area deve essere accessibile ai cittadini e diventare una attrazione per un turismo diverso e meno inquinante, questa è la nostra premura”.

“Tenga presente – conclude il portavoce – che a febbraio 2022 quando uscì il comunicato del comune di Fiumicino e si iniziò a vagheggiare come sarebbe dovuto essere il nuovo porto in questione (leggi qui) subito ne fece uno, l’unico, anche la Royal Caribbean e poi anche uno lo stesso giorno in cui l’autorità portuale di Civitavecchia, in un convegno a Roma. Quindi è una questione importante che ha smosso per tanto tempo tanti poteri forti e tanti interessi anche nelle alte sfere, ma adesso non vogliamo che cada nel dimenticatoio e vorremmo un confronto e delle risposte dall’amministrazione”.

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