Il primo DAE (Defibrillatore automatico esterno) pubblico della città di Fiumicino, è stato collocato ed inaugurato nelle ultime ore a Piazza Grassi. Si tratta di un dispositivo collocato all’interno di una colonnina davanti alla sede della Pro Loco di Fiumicino, che potrà essere utilizzato da soccorritori non sanitari.
Altri otto identici dispositivi verranno installati in tutto il resto del territorio, tra Fregene, Maccarese, Aranova, Testa di Lepre, Torrimpietra, Passoscuro, verosimilmente presso le sedi delle diverse Pro Loco, mentre è già prevista a breve l’installazione del secondo dispositivo a Villa Guglielmi.
Fiumicino città “cardioprotetta”: prende il via da Piazza Grassi l’installazione di nove defibrillatori automatici esterni. A sorvegliarli saranno le Pro Loco
E’ stato inaugurato oggi a Piazza Grassi, all’interno di uno dei luoghi a più alta frequentazione turistica del Comune di Fiumicino, il Borgo Valadier, il primo di nove defibrillatori che verranno installeremo in tutte le zone della città.
A spiegare l’iniziativa partita per rendere il Comune più sicuro dal punto di vista della tutela della salute per cittadini e turisti, il sindaco di Fiumicino Esterino Montino:
“L’intenzione è quella di fornire un dispositivo fondamentale, in caso di malore improvviso, ad una fetta quanto più ampia possibile del territorio cittadino – ha dichiarato Montino – per questo oltre al dispositivo di Piazza Grassi, un secondo defibrillatore automatico esterno sarà a Villa Guglielmi, luogo scelto per l’elevata presenza di persone che corrono e fanno attività sportiva. Le collocazioni degli altri apparecchi saranno poi in altre località tra cui Fregene, Maccarese, Aranova, Testa di Lepre, Torrimpietra, Passoscuro”.
I primi due defibrillatori dei nove che verranno installati nel territorio, sono stati donati dalla Croce Rossa, mentre per gli altri sette devono essere ancora acquistati. A tal fine il Comune utilizzerà come tramite le Farmacie Comunali e il fondo che hanno a disposizione per iniziative di interesse sociale.
La responsabilità della sorveglianza degli apparecchi sarà delle diverse Pro Loco delle località che lo riceveranno in uso, mentre il coordinamento tecnico e anche la manutenzione resterà della Croce Rossa locale, con monitoraggi a frequenza settimanale e la possibilità con un terzo defibrillatore d’emergenza già disponibile, di sostituire l’attuale se dovesse essere vandalizzato o avere malfunzionamenti.
La città di Fiumicino è una città sempre più viva, in cui gli spazi pubblici vedono crescere la frequentazione non solo delle cittadine e dei cittadini che vivono qui, ma anche di turisti e visitatori, aumenta anche la necessità di avere presidi di questo tipo. Il progetto era stato già votato favorevolmente in Consiglio comunale, ma a dargli il via a tutti gli effetti, sono state proprio la Pro Loco e la Croce Rossa:
“Abbiamo subito abbracciato l’idea, perché il ruolo della Pro Loco è quello di migliorare le condizioni della città – ha dichiarato il presidente della Pro Loco di Fiumicino, Pino Larango -. E quale strumento meglio di un dispositivo che fa la differenza tra la vita e la morte? Abbiamo trovato la strada spianata con la collaborazione del presidente della Croce Rossa, Stefano Salvinelli e l’appoggio immediato del sindaco a cui abbiamo raccontato la nostra idea e che ha voluto subito ampliare il progetto per coinvolgere tutta la città“.
La nostra filosofia – ha sottolineato il presidente della Croce Rossa di Fiumicino, Stefano Salvinelli – è di reinvestire sul territorio le risorse che arrivano. E’ con le economie ricavate da Fiumicino che abbiamo potuto acquistare i dispositivi.
Il defibrillatore inaugurato ieri è già censito ed è operativo con l’autorizzazione dell’Ares 118 e utilizzabile da subito da chiunque ne conosca il funzionamento. Ma a tal fine, tra gli associati della Pro Loco già tre persone hanno voluto fare il corso e altri volontari provvederanno a formarsi grazie alla collaborazione della Croce Rossa, comitato locale di Fiumicino, per essere preparati ad ogni evenienza.
“Io che mi occupo di formazione all’uso di questi dispositivi e al primo soccorso da oltre 10 anni, e conosco la grande soddisfazione che si ha quando qualcuno viene soccorso e salvato grazie alla formazione ricevuta e alla possibilità di accedere ad un DAE – ha concluso Savinelli”.
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