Nel Lazio gli aspiranti astronauti si esercitano in grotta

Gli aspiranti astronauti dovranno ambientarsi in un paesaggio simile a quello lunare

Nel Lazio gli aspiranti astronauti si esercitano in grotta. La sperimentazione parte dall’Università La Sapienza di Roma. E per precisione dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale

Gli aspiranti astronauti dovranno ambientarsi in un paesaggio simile a quello lunare

Il laboratorio per preparare gli astronauti del futuro è stato battezzato GEA, Gruppo Esplorazioni Analoghe, ed è un progetto ambizioso che ha già riscosso successo al recente International Astronautical Congress (IAC) di Parigi.

Al momento sono dodici gli studenti coinvolti in questo articolato progetto che porta la firma dei ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale dell’Università Sapienza di Roma.

L’obiettivo è quello di ricreare le condizioni ostili affrontate dagli astronauti nello svolgimento delle loro missioni nello spazio per riprodurre i potenziali problemi che possono insorgere durante l’effettiva esecuzione della missione.

Anche l’ESA (European Space Agency) negli ultimi anni ha addestrato i suoi astronauti attraverso questo tipo di “missioni analoghe”, come ESA Caves o Pangea.

Il progetto GEA si sta svolgendo nei complessi ambienti delle grotte del Lazio, in collaborazione con il Gruppo Speleologico del CAI – Sezione di Roma ed ha coinvolto 6 studentesse e 6 studenti che compongono il team di astronauti analoghi, “Operatori incaricati di portare a termine gli obiettivi di missione”, precisano dall’Università.

Gli esperimenti

D’altra parte, le grotte, diffuse su gran parte del territorio italiano, rappresentano una location ideale per simulare nuove missioni di esplorazione spaziale, soprattutto per quanto concerne l’ipotesi di esplorare i lava tubes lunari o gli ambienti sotterranei di Marte. Missioni che di fatto richiedono preparazione in ambiente ipogeo.

Ma non è tutto. Gli studenti non solo metteranno a dura prova la loro capacità di sopravvivenza in ambienti estremi, ma la loro missione prevede anche la conduzione di svariati esperimenti, tra cui la possibilità di sviluppare nuove tecniche di produzione di energia attraverso il riuso dei rifiuti biologici dell’organismo umano e lo sviluppo di forme innovative per la coltura di micropiante.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Roma, La Sapienza la migliore università d’Italia