Dalla Tersicore di Ostia allo Scottish Ballet. Andrea Azzari: "La mia passione è diventata una sfida quando mi dissero che non sarei mai diventato un ballerino classico"
Viene da Ostia Andrea Azzari, giovane talento della danza italiana e internazionale. Nelle vene di questo 21enne scorre il sangue di un Cecchetti, ma la sua grande passione per quest’arte completa e meravigliosa, in realtà nasce spontanea e con altri miti all’età di 4 anni, grazie al suo e nostro paladino della musica e inventore della break dance, Michael Jackson, scomparso 13 anni fa.
Tenacia, passione, e una capacità mnemonica incredibile, sono il mix che ha portato Andrea Azzari ballerino 21enne di Ostia, a raggiungere il suo obiettivo, danzare nel mondo in una compagnia di balletto classico prestigiosa come lo Scottish Ballet.
La sua storia di successo ancora tutta da scrivere, è stata fin qui un percorso a dir poco perfetto, passato da una formazione seria fin da piccolo alla Tersicore di Ostia, e proseguita con l’Opera di Roma, per poi oltrepassare i confini nazionali e arrivare lì dove la danza ha da sempre un posto d’onore, il Regno Unito, alla Central School of Ballet di Londra
In un mondo così difficile come quello dello spettacolo, il grande supporto familiare e anche qualche boccone duro da masticare, sono stati gli altri ingredienti giusti per questo giovane artista del movimento, per farlo arrivare dov’è ora.
Si racconta ma non troppo Andrea Azzari, perchè chi ama danzare, è nel movimento che ha trovato la forma di comunicazione migliore per esprimere quello che ha dentro, ma a noi concede qualche confidenza: “L’esperienza della Scuola dell’Opera forse è stata la determinante per trasformare la mia passione in una sfida – racconta Andrea -. C’era lì chi non credeva che avrei mai ballato in una compagnia di balletto classico. Mi sono preso la mia piccola “rivincita” in questo senso”.
A sostenerlo papà Roberto e mamma Paola Cecchetti, lontana parente di quell’Enrico Cecchetti, che è stato e resterà il più importante Maestro di danza italiano del XX secolo, con il quale si formarono la Pavlova, la Karsavina e Nijinsky, e a cui dobbiamo l’invenzione di un metodo ancora tra i più studiati nel mondo.
“Il suo deficit a volergliene trovare uno – racconta suo padre – è l’altezza. Oggi gli standard sono diversi, e il suo 1,73 m non sempre lo agevola. Ma è certo che la sua tenacia e la capacità di imparare in fretta le parti lo ha fatto emergere, ottenendo per questo anche ruoli come primo solista”.
Da piccolo amava danzare ma era vivacissimo, e così la scelta è stata proprio quella di far confluire la sua energia in uno studio serio della danza e in un corso classico alla Tersicore di ostia. “Non pensavamo che durasse più di una settimana, ed invece eccolo sul palcoscenico a renderci veramente fieri di lui”.
A 7 anni entra nella scuola Tersicore di Ostia, a 12 alla scuola del Teatro dell’Opera di Roma e a 18 alla Central School of Ballet, dov’è entrato superando un audizione e dove quest’anno si è laureato dopo tre anni con il massimo dei voti.
E grazie a questa scuola che segue i ballerini fin dalle prime esperienze lavorative, mentre ancora doveva terminare l’ultimo anno una compagnia di Singapore ha richiesto alla Central qualche profilo tra i più talentuosi e già pronti a lavorare, un video e qualche foto di Andrea hanno convinto subito il direttore della compagnia orientale.
Ma a pochi passi dalla conferma del contratto, nel tour di fine triennio che la scuola fa nei teatri del Regno Unito, Andrea Azzari viene notato ancora, e stavolta da Christopher Hampson, direttore artistico dello Scottish Ballet, la compagnia nazionale di danza della Scozia e una delle quattro compagnie di balletto di spicco del Regno Unito, dal 1957.
Così dal 18 luglio, dopo aver rifiutato il trasferimento a Singapore e un posto in una compagnia di Miami, la sua scelta è stata Glasgow, e lì nel ruolo di artista per ruoli caratteriali nei balletto di repertorio classico e contemporaneo proposti dalla compagnia, porterà in alto il nome della sua Ostia.
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