Roberto Spada è libero: a Ostia la festa con i fuochi d’artificio

Il boss "della testata" era detenuto dal 2017 a Udine nel carcere di Tolmezzo

Roberto Spada

A Ostia si festeggia con i fuochi d’artificio per “celebrare” l’uscita dal carcere di Roberto Spada, l’esponente del clan sinti famoso per la testata ai danni del giornalista Daniele Piervincenzi. Il boss è stato dimesso per espiazione della pena. Dal 2017 era detenuto a Udine nel braccio “alta sicurezza 3” del carcere di Tolmezzo.

Spada era detenuto dal 2017 a Udine nel carcere di Tolmezzo

Lo segnala un articolo di Mirko Polisano de “Il Messaggero”. Roberto Spada, già condannato in via definitiva a sei anni per la testata al giornalista Daniele Piervincenzi, lo scorso 19 settembre, nel corso del processo bis nei confronti del clan di Ostia, è stato assolto dalla Corte d’assise d’appello. Secondo i giudici non è implicato nell’omicidio Galleoni e Antonini (Leggi qui) e dunque torna in libertà per «espiazione della pena.»

Adesso Roberto Spada è dunque libero di girare per le strade di Ostia Ponente, dove sarebbe già stato visto. Domenica pomeriggio, 2 ottobre, proprio per festeggiare il ritorno del boss, a piazza Gasparri sono stati esplosi i fuochi d’artificio.

La testata a Piervincenzi e l’arresto di Roberto Spada

L’aggressione al giornalista del programma Rai “Nemo-Nessuno Escluso”, Daniele Piervincenzi e al filmaker Edoardo Anselmia avvenne nel 2017 davanti alla palestra di boxe che gestiva l’esponente della famiglia sinti. Nel corso di un’intervista, Spada aveva colpito il cronista con una testata per poi rincorrerlo impugnando una spranga di ferro con la quale ha colpito anche l’operatore.

Il carcere di Regina Coeli, in cui venne detenuto dopo l’arresto, non era adatto alla detenzione di Spada. Da qui il trasferimento, il 9 novembre del 2017, nella sezione “alta sicurezza 3” della casa circondariale di Tolmezzo, reso necessario per una questione di «incompatibilità ambientale» vista la caratura e la storia criminale del soggetto.

Da venerdì scorso, Roberto Spada è un uomo libero, anche se per lui sono in piedi altri procedimenti giudiziali, per i quali occorrerà attendere il giudizio della Cassazione che, ricordiamo, ha riconosciuto il clan Spada come un’organizzazione mafiosa (leggi qui).

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